GASPORT (A. CATAPANO) - Mai stati tanto vicini Moravia e Sartre. La noia è così prolungata da provocare nausea. Questa serata in Baviera metterebbe daccordo perfino Ranieri e Mourinho. Qui - colti dai primi venti autunnali, in questo gioiello di architettura dove si respira odore di salsicce e si vorrebbe grande calcio - i ragazzi di Monaco restano per un tempo con il naso allinsù, a cercare uni
Niente jolly Nella ripresa, quando il Bayern decide di fare sul serio, si alza il livello della partita, e la Roma resta a galla grazie a un paio di ciambelle lanciate da Julio Sergio. Ma daje e daje, le ciambelle finiscono, e quando Muller tira fuori un colpo di biliardo carico di effetto, nemmeno Julio Sergio può arrivarci. «Si è inventato il jolly, peccato perché ci stavamo comportando bene» mastica amaro Ranieri. Borriello avrebbe loccasione di pareggiare subito i conti. Ma è tanta lincredulità per quellunico pallone giocabile, che decide di consegnarlo a Butt. «Noi abbiamo avuto le nostre occasioni sintetizza Ranieri -, il Bayern ha sfruttato al meglio le proprie». Già. Infatti Klose non ha perdonato neanche a questo giro. Lui è soddisfatto Così, il progetto di Ranieri crolla come un castello di carte: tutta la partita ad agognare un pareggio-brodino, aspettando sulluscio lavversaria, per poi sbarrarle la strada, e in cinque minuti è venuto giù, portandosi dietro quel pizzico di autostima rimasto dopo i disastri sardi. Lui si fa coraggio. «Eravamo impauriti, mi sarei aspettato più grinta, ma la Roma cè - chiosa -, dobbiamo ripartire da questa serata. Siamo sulla buona strada, sono soddisfatto». Beato lui. Ma qui tra stecche e sconfitte al prossimo concerto rischia di venire giù il palco. Non sparate sul pianista, aveva chiesto Ranieri. Infatti, così è sparare sulla croce rossa.