IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «TI ASPETTO grande roscio giallorosso». Si conclude così il messaggio che Francesco Totti ha inviato a John Arne Riise facendogli gli auguri per un pronto ritorno in campo dopo linfortunio di lunedì scorso. Un violento colpo alla testa nellallenamento di lunedì con la sua nazionale che gli ha fatto perdere conoscenza. Portato durgenza in ospedale, gli è stata diagnostica una commozione cerebrale. Insomma, con quella botta ricevuta dal compagno Espen Ruud, Thunderbolt ha rischiato veramente grosso. «Daje John! Nessuno è più duro di te gli ha detto per rincuorarlo il capitano romanista attraverso il suo sito personale -. Quello che stenderebbe gli altri per te è solo roba da qualche giorno di riposo. Comunque amico, la cosa che conta davvero è che tu stia bene. Torna presto roccia. Ti aspetto grande roscio giallorosso». Torna presto, dice Totti. E se fosse per Riise quel presto sarebbe adesso, subito.
Detto, fatto. E così poco dopo John è tornato ad aggiornare il suo blog: «Che vittoria ha scritto Non sono riuscito a vedere tutta la partita perché era molto emozionante e ho avuto un po di mal di testa ogni tanto, ma sono veramente felice del risultato. Sono molto orgoglioso dei miei compagni». Parole di elogio anche per il suo sostituto di ieri: «Penso che Espen Ruud abbia fatto molto bene sulla fascia sinistra. Lavorerò duramente per tornare in campo il prima possibile, per non perdere troppe partite. E veramente frustrante non poter giocare». Scalpita il norvegese volante. Ma le sue condizioni non sono ancora delle migliori. Se un duro come lui ha dovuto smettere di guardare la partita in tv per il mal di testa, vuol dire che la commozione cerebrale ancora si fa sentire. E che i tempi saranno lunghi. Quanto? Difficile dirlo con esattezza. John dovrebbe tornare in Italia non prima di lunedì. In questi giorni sarà sottoposto ad ulteriori esami alla testa per controllare che il recupero stia procedendo per il meglio, ed altri li farà al Gemelli una volta che sarà arrivato nella Capitale. Solo a quel punto si potranno cominciare a fare delle tabelle per il rientro. Che in ogni caso non dovrebbe avvenire prima di ottobre, magari nella partita contro il Napoli al San Paolo (in programma il 3) o più probabilmente in quella del 17 contro il Genoa allOlimpico. Senza forzare troppo, perché con la testa non si scherza. «Credo che John si stia riprendendo nel migliore dei modi - ha detto il fratello di John, Bjorn Helge -, anche se i medici gli hanno consigliato di affrontare la guarigione con la giusta cautela e quindi è probabile che ci voglia un mesetto prima di rivederlo in campo». Un mese. Il problema sarà convincere John a starsene tranquillo per un po. Perché per lui due giorni senza calcio sono già una frustrazione.