Stile Roma: "Posto ideale per vivere e giocare"

04/09/2010 alle 10:28.

GASPORT ( A. CATAPANO) - Mas que un club, dicono a Barcellona. Semo della Roma, dicono da queste parti. Diverso, molto diverso che tifare per una qualsiasi altra squadra. «È un privilegio — racconta la presidente Rosella Sensi —. Qualcosa di molto speciale. Se non ci vivi, non te ne rendi conto». Lì e qui, alcuni tratti in comune: la passione si lega al senso di appartenenza, la diversità è anche territoriale, la squadra e la città si sovrappongono, fino a diventare un unicum.

Dunque, una piazza glocal, globale e globale. E familiare, perfino intima. Ieri lo ha spiegato perfettamente David Pizarro, intervistato da Sky. Lui quattro anni fa fece testardamente la stessa scelta di Burdisso e Borriello: Milano-Roma, viaggio di sola andata. «Ed io ormai sono un cileno romano... ma è semplice spiegare perché: questo è il povuol dire che il nostro stile è più convincente. Che un segno lo abbiamo lasciato». E il prossimo segno si vorrebbe indelebile. «Ci siamo stufati di arrivare secondi — racconta Pizarro —, vogliamo vincere qualcosa. Borriello è un acquisto molto importante, ci dà tanto entusiasmo e alza il livello della squadra. Speriamo ci aiuti a mangiare più carote possibili e a prendere meno bastonate. Non deve accadere come due anni fa — aggiunge il cileno romano —, quando, reduci dal 2˚posto, eravamo convinti di poter vincere lo scudetto e invece andammo incontro ad una stagione disastrosa. Ma abbiamo imparato la lezione, dimostreremo ogni domenica che la squadra c’è, che possiamo dare ancora fastidio all’Inter, la regina d’Europa, e al Milan, che con Ibrahimovic fa veramente paura». Ricominciamo Non succede, ma se succede... «Se la Roma dovesse vincere lo scudetto festeggerei anche da non presidente — annuncia la Sensi —. Quando si è tifosi della Roma si è tifosi e basta». Mas que un club.