«Scioperiamo: campionato fermo il 22»

10/09/2010 alle 12:35.

GASPORT (A. CAPONE) - Il presidente del sindacato calciatori Sergio Campana ha capito dall’assemblea di Lega di A che i presidenti sono davvero decisi a rivoluzionare il rapporto con i calciatori e così ha messo in preallarme il direttivo, i fiduciari e i calciatori. Ieri negli spogliatoi delle squadre circolava un messaggio molto informale e segreto nel quale si diceva che c’è la possibilità che venga proclamato lo sciopero della A per la quarta di campionato, quella serale di mercoledì 22 settembre, con posticipo Juventus-Palermo giovedì 23. Oggi il presidente dell’Aic terrà una conferenza stampa al Michelangelo di Milano «per fare il punto della situazione sul rinnovo dell’accordo collettivo ed i rapporti con la Lega di Serie A. Parteciperà una rappresentanza di calciatori della massima serie».

Dalla Fifa all’Italia Una decisione presa dopo la lettura dei giornali che riportavano il contenuto dell’assemblea di Lega di mercoledì e gli otto punti della piattaforma dei presidenti. Ma un particolare ha fatto pensare a Campana che stavolta i presidenti sono anche pronti al muro contro muro e che quindi bisognava pensare a soluzioni forti: quando ha letto che i presidenti «non accettano più un altro caso Grosso». I presidenti hanno accettato all’unanimità di mettere nella piattaforma il punto proposto dall’avvocato della Michele Briamonte che ha tratto spunto dalle norme Fifa sui trasferimenti e sullo status del calciatore: prevedono che quando manca un anno alla fine del contratto il calciatore debba accettare un trasferimento ad un altro club o in alternativa la risoluzione consensuale del contratto e il pagamento del 50 per cento dell’emolumento.

Per estensione, è passato in assemblea il concetto che un calciatore sotto contratto non possa rifiutare il trasferimento ad un altro club che gli garantisce lo stesso trattamento economico e condizioni omogenee di competitività (per esempio spostamento tra club di egual livello della serieAo omologhi campionati europei). Per i presidenti, se il calciatore rifiuta, il contratto può essere risolto e pagato il 50 per cento dell’ingaggio fino al termine del contratto.

Senza aspettare E in assemblea sono stati fatti il caso di Grosso che ha rifiutato il trasferimento dalla al Milan (Kaladze era d’accordo pur andando a giocare in Europa League mentre il bianconero sarebbe andato in ). E di Julio Baptista che la Roma ha venduto allo Schalke 04 e ad almeno altre sette società, ma lui ha rifiutato tutto. Campana per preparare la protesta di mercoledì 22 non aspetta la riunione di lunedì in Federcalcio dove l’Aic si confronterà con la Lega (Beretta e Brunelli con Briamonte, Lotito della Lazio e Cellino del Cagliari).