Roma infuriata con l'arbitro : "Derubati, è una vergogna"

23/09/2010 alle 10:32.

CORSERA (D. BERSANI) - Lacrime a Brescia. Sono quelle di Mexes e Julio Sergio: la rabbia e il dolore. Fotografano il momento della Roma, sconfitta ancora e relegata sempre più nei bassifondi della classifica. Ieri, però, i giallorossi hanno lottato fino all’ultimo respiro, penalizzati ben oltre le proprie responsabilità soprattutto dalle cervellotiche decisioni arbitrali del signor Russo, cha ha capeggiato una terna inadeguata e colpevole almeno in tre episodi chiave che hanno scritto la storia del match.

CORSERA (D. BERSANI) - Lacrime a Brescia. Sono quelle di Mexes e Julio Sergio: la rabbia e il dolore. Fotografano il momento della Roma, sconfitta ancora e relegata sempre più nei bassifondi della classifica. Ieri, però, i giallorossi hanno lottato fino all’ultimo respiro, penalizzati ben oltre le proprie responsabilità soprattutto dalle cervellotiche decisioni arbitrali del signor Russo, cha ha capeggiato una terna inadeguata e colpevole almeno in tre episodi chiave che hanno scritto la storia del match.«Sono allibita dinanzi a tanta incapacità. La Roma va difesa, è una vergogna», dice Rosella Sensi. Il disappunto per le clamorose sviste del direttore di gara mette in secondo piano le amnesie della squadra. Il tecnico prova a mantenere lucidità nell’analisi, ma l’ira lo acceca: «I ragazzi hanno giocato una bella partita, segnata dalla giornata storta di Russo. Piove sul bagnato e non meritavamo di perdere, il Brescia ha fatto due azioni in 90 minuti. Due rigori negati, inesistente quello degli avversari: se l’arbitro sbaglia interpretazioni del genere, è inutile che sia in campo. Se, invece, l’ha segnalato il guardalinee, è da rico vero. Sì, da ricovero».

Parole roventi. La crisi nervosa di Mexes dopo l’espulsione ha sintetizzato il tremendo avvio della squadra: «Io mi sento responsabile del momento difficile, come lo ero in positivo la scorsa stagione. Dobbiamo continuare a credere in noi stessi e lavorare. Parlate del mio successore: Lippi? Ne sapete più di me, alla andò così...». Il d.s. Pradè esplode nel suo sfogo furibondo: «La Roma è stata umiliata e distrutta. Era impossibile non vedere il fallo di mani su cross di Cicinho, l’assistente dov’era? Non cerchiamo alibi ma non sappiamo cosa dire ai calciatori eme ne infischio dei deferimenti: vogliamo che Russo, Ayroldi e Romagnoli siano immediatamente sospesi. Mai visti in vent’anni errori tecnici di questo tipo, è una vicenda pericolosa». Anche Montali esterna il risentimento del club: «La Roma è ancora viva, ma questi torti li ricorderemo tutta la stagione. Ci hanno danneggiati in modo enorme, ciò che è successo è imbarazzante: vogliamo spiegazioni dai vertici arbitrali. Non cerchiamo alibi, da ora vedrete una Roma diversa. Ranieri non si discute, resta anche se dovesse perdere sei partite di seguito». Sabato all’Olimpico arriva la capolista Inter, una sorta di testa-coda. Ora si tratterà di risollevare in fretta una truppa col morale a terra.