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GASPORT (M. CECCHINI) - Non è stato pomeriggio da lunghi coltelli, ma neppure un faccia a faccia con lieto fine zuccheroso. Daltronde, per la Roma, non è tempo di favole. Qualche strega cattiva si è portato via solidità, gioco e armonia interna, lasciando in dote una rosario di
Capolavoro Daltronde, la rassegna stampa aveva fatto sobbalzare tutta la Roma, perché Totti dopo la brutta sconfitta per 2-0 rimediata a Monaco aveva parlato di «catenaccio rispolverato». Una doccia gelata per Ranieri, già messo sotto accusa dalla piazza giallorossa per un modulo troppo prudente (4-4-2 con Brighi e Perrotta sulle fasce) e per non avere rischiato le tre punte neppure con la Roma in svantaggio. Non a caso, allaeroporto, il sorriso dellallenatore era agrodolce. «Con Totti parlerò di persona. Il bello del calcio è questo, si ricomincia subito, fra tre giorni saremo di nuovo in campo. Sono sereno, momenti così ne ho vissuti tanti, sono cose normali». E poi il finale amaro: «Se avessimo pareggiato, avrebbero parlato tutti come di un capolavoro».
Chiarimento L'argine però, era stato rotto, e per questo - prima dell'allenamento pomeridiano- Ranieri e Totti si sono parlati da soli. Il tecnico ha fatto capire di esserci rimasto male per le dichiarazioni del capitano, soprattutto perchè giunte in un momento delicato. A quel punto Totti ha spiegato le sue ragioni: questa rosa ha tanta qualità in attacco perciò è opportuno valorizzarle. Ranieri ha replicato così: so anche io che abbiamo punte forti, ma in questo momento in cui tanti giocatori cardine non sono al top per non aver svolto la preparazione(De Rossi, Pizarro, Burdisso e Juan) ho ritenuto opportuno adottare un atteggiamento più coperto, ma in futuro le cose cambieranno. Risultato? Rispetto per le ragione dell'altro, ma da ora in poi meglio non innescare polemiche.
Silenzio & ritiro Per favorire questo la società è scesa in campo ordinando ai giocatori il silenzio stampa almeno fino al match di domenica contro il Bologna. Ranieri, tra l'altro, in aereo ha parlato a lungo con Rosella Sensi, così come con Burdisso, e nel pomerigggio con Juan, Pizarro e Perrotta. La presidente, comunque, aveva parlato così: "Non sono felice ma resto fiduciosa. Adesso però bisogna ripartire perchè la Roma è forte."
Come dire, questa è una rosa migliore della scorsa stagione (e lo pensano anche i calciatori) utilizzaimola al meglio. Ed infatti la scure è dietro l'angolo. I sussurri parlano già di ritiro coatto in caso di mancata vittoria contro il Bologna. Ma con una postilla: la società è compatta al fianco dell'allenatore ed è sempre dell'idea di rinnovargli il contratto. Le voci su contatti con Leonardo e Lippi, perciò, sono solo veleni esterni dettati dall'amarezza. Per adesso a Trigoria non si spara sul pianista.