Roma-Angelucci i giorni decisivi

05/09/2010 alle 12:10.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Domani si entra nella settimana che può essere decisiva per il futuro della Roma. L’imprenditore Giampaolo Angelucci, uno dei primi a manifestare il suo interesse per la società, su invito di Unicredit, ha in programma un incontro con i vertici della banca.



CITTADELLA - La partita della vendita della Roma si giocherà intorno ai ter reni di Torrevecchia, destinati alla Cittadella dello Sport della Roma da una variante concessa dall’allora sin daco Veltroni e ceduta da Italpetroli alla banca disgiunti dalla Roma. Se il terreno di Torrevecchia, per il quale l’imprenditore Caltagirone aveva of ferto sessanta milioni pochi mesi fa, viene ceduto unitamente alla Roma (sul terreno c’è ancora il vincolo del la Cittadella dello sport) il valore del la società di calcio aumenta conside revolmente. Nel corso delle trattati ve le parti avevano riconosciuto un valore della sola squadra intorno ai 150 milioni, è verosimile che si pos sa vendere a 130-140 milioni e per un incasso superiore ai 100 milioni, ai Sensi andrebbe un riconoscimen to pari al 5 per cento dell’eccedenza. 



GRANDE NOME
 - La Roma che esce dal mercato è una squadra più competitiva e il nuovo acquirente deve man tenere alto il livello della squadra. Profumo, a.d. di Unicredit, ha detto ai suoi uomini che la società di calcio deve essere venduta a un “grande nome”. I fondi, come quello denomi nato Clessidra (al quale sarebbe le gato l’imprenditore Francesco Ange lini), entreranno in gioco con un ruo lo marginale, con l’acquisizione al massimo di un venti per cento delle quote, affiancando il nuovo azionista di maggioranza. Rotschild Italia, at traverso il suo a.d. Alessandro Daffi na, si è impegnato con Profumo a trovare un acquirente e ha fatto di tutto per ottenere questo incarico. L’incontro di venerdì dovrebbe esse re interlocutorio, intanto l’advisor proseguirà per tutto settembre la ri cerca di un “grande nome” anche a livello internazionale. Sono stati fat ti i nomi del fondo arabo Aabar (già socio di Unicredit), dell’egiziano Na guib Sawiris. L’impressione è che o si chiude entro settembre, al massimo ottobre, oppure la società giallo rossa resterà con questa struttura fino a giugno. Unicredit quest’anno deve fare il tifo per la Roma e anche i manager della banca sanno che la squadra nel corso della stagione de ve avere stabilità per rendere al massimo. 



OPA
 - Inoltre c’è un altro passaggio da tenere in considerazione. Entro settembre la Consob si pronuncerà su un quesito posto da Unicredit. Se condo gli accordi Italpetroli-Unicre dit firmati il 26 luglio, per la Roma si è trattato di una ristrutturazione del debito e non di una cessione vera e propria, questo grazie alla costituzio ne della Newco. Un escamotage stu diato per evitare l’Opa. La Consob si è riservata di esprimersi su questo quesito, sottoscritto anche da Italpe troli. Comunque l’eventuale Opa, per le azioni che sono sul mercato, non dovrebbe superare un costo di dieci milioni. Cifra che inciderebbe poco sulla volontà di un imprenditore che investe 140 milioni per rilevare la Roma e ne stanzia altri 100 per il mercato per mantenerla competiti va.