
LEGGO (F. BALZANI) - «Questa non è ancora la mia Roma», afferma Pizarro. «Per vincere dobbiamo correre e sacrificarci tutti, compreso chi è davanti», rincara Perrotta. In parole povere: così non si può andare avanti. Colpa dellattacco, o meglio della confusione in attacco. Un reparto che abbonda di nomi (ben sette), dopo anni di carestia.«Labbondanza - secondo Ranieri - crea difficoltà maggio
Un reparto che abbonda di nomi (ben sette), dopo anni di carestia.«Labbondanza - secondo Ranieri - crea difficoltà maggiori ai giocatori e non allallenatore». Il tecnico però non è ancora riuscito a dare unidentità al reparto offensivo. Contro il Cluj ha impiegato ad intermittenza tutte e 5 le stelle a disposizione. Prima Totti, Menez e Vucinic poi Borriello e Adriano. Con il capitano, reduce da una settimana di polemiche, rimasto in campo nonostante la prestazione non esaltante. A pagare dazio, però, è stato il resto della squadra che nel secondo tempo si è ritrovata a supportare un reparto pesante (con Adriano non poteva essere altrimenti) e a difendere con fatica il vantaggio.
Come testimoniano le parole di Pizarro e Perrotta. «Ci è andata bene ma dobbiamo lavorare di più senza palla», ha dichiarato il cileno. Ancora più chiaro Perrotta: «Con il tridente si fatica, loro hanno grandi qualità ma per vincere bisogna avere disponibilità da parte di tutti nel correre e nel sacrificarsi». Totti è in un buon periodo di forma, ma i 34 anni cominciano a farsi sentire mentre Adriano è ancora in evidente sovrappeso. Lunico a dare certezze è Borriello, al terzo gol in 385 minuti. Più freschi fisicamente Menez e Vucinic che a Napoli faranno probabilmente da spalla allex-milanista.
MISTERO SIMPLICIO - Dopo il lento recupero estivo in incognito (mascherando un guaio muscolare con ununghia incarnita) per il brasiliano non sembra esserci posto. Con il Bologna era arrivato il debutto e lillusione di averlo recuperato. Illusione rimasta tale. Neanche in panchina contro Inter e Cluj.
CASO MEXES - «Darò sempre il massimo, ma se non gioco è un problema per me e per la Roma». Mexes ha ribadito ieri il concetto: vuole giocare con più continuità. Nel frattempo sul francese, in scadenza di contratto, è piombato il Chelsea che ha sondato il terreno con lagente del calciatore.
LE IENE - Curioso siparietto ieri a Trigoria. Un inviato della trasmissione di Italia 1 ha chiesto ai giocatori un parere sulle parole di Bossi («Sono porci questi romani»). Duro il commento di Menez: «Bossi non capisce un c... e non conosce i romani che sono brave persone». Diretto anche Cicinho: «Stia zitto e venga a vedere come siamo felici a Roma»