Ranieri, un po’ medico un po’ pompiere: «Malati ma fiduciosi. Pure negli arbitri»

25/09/2010 alle 11:55.

IL GIORNALE (M. DI DIO) - Sarà che non c’è più Mourinho dall’altra parte, ma nella vigilia di Roma-Inter gli ancora freschi veleni di Brescia restano per ora sullo sfondo. In attesa di eventuali deferimenti (per i dirigenti giallorossi e forse per Ranieri) e di novità sul ricorso del club sui tre turni di squalifica a Mexes. E anche il «nervo scoperto» Lippi - che voci darebbero pronto a sostituire Ranieri in caso di esonero - può attendere, dopo la replica dell’ex ct azzur

«Sarà una sfida tra un squadra in salute eunamalata mainripresa», la presentazione della partita dell’Olimpico di Claudio Ranieri. Mercoledì, al di là della sconfitta edelle evidenti sviste arbitrali, si è vista una Roma determinata. «È un momento difficile per noi - ha detto ancora l’allenatore di San Saba - il gruppo dopo Brescia è amareggiato, nondepresso. Quandosuccedono cose come quelle ti senti colpito, indifeso, ma vai avanti. Dobbiamo giocare a calcio decisi e determinati, ma pronti ad accettare le decisioni dell’arbitro. Io hofiducia nel calcio pulito, dove ci si può sbagliare, non di quelli che fanno polemica. Hanno sbagliato, l’hanno riconosciuto, andiamo avanti».

L’Inter è l’avversario ideale per una sterzata, anchese gli otto punti di differenza dimostrano che il gap tra le due dominatrici delle ultime stagioni è forse cresciuto a favore dei nerazzurri. «Non partiamo alla pari - l’opinione di Ranieri che già alla vigilia del torneo aveva rifiutato l’etichetta di anti-Inter - abbiamo dei problemi, dobbiamoassemblare i nuovi, recuperare e inserire gli acciaccati. Il nostro campionato riparte da questa partita ma l’Inter, senza un numero uno come Mourinho e con un altro numero uno come Benitez che ha vinto tanto e ha un valore internazionale, è e resta una corazzata che da anni detta legge in Italia ed in Europa».

Il crac alla caviglia di Julio Sergio, out almeno un mese, rimette fra i pali il romenoLobont («è lui il vice», haevidenziato Ranieri, ribadendo le già chiare gerarchie) come già era accaduto un mese fa a San Siro. Dove l’ex Dinamo Bucarest ebbe grosse responsabilità su due dei tre incassati dalla Roma. A proteggerlo, ci sarà Burdisso, l’atteso ex che l’Inter ha deciso di restituire ai giallorossi (grazie al provvidenziale intervento economico di Unicredit) solo dopola Supercoppa. L’argentino rientra dopo i due turni di stop per l’interventokiller diCagliari, sanzione ritenuta troppo «generosa» dainerazzurri. Nicolas avrà un motivo in più di rivalsa e dovrà aiutare la difesa che risulta essere la più perforata del torneo (9 reti in 4 gare).

L’altro ex Adriano partirà in panchina («sono il suo primo tifoso e spero che ci sia spazio anche per lui», così il tecnico s u l l ’ a r g o me n t o ) mentre si rivedranno i convalescenti e e il norvegese Riise, che ieri ha avuto l’ok deimedici dopo la botta alla testa rimediata in Nazionale. Confermatissimo Borriello, due gol nelle ultime due sfide. «Si èsbloccato subito, sonocontento», così Ranieri sull’ex milanista. Che sotto sotto spera in una rete dal sapore di derby.