CORSERA (A. BOCCI) - I duemila tifosi giallorossi, appollaiati nel terzo anello, cantano a squarciagola sino al secondo gol del Bayern, quello che chiude i giochi e consegna alla Roma la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Cagliari. La squadra di Ranieri gioca solo per non prenderle, un muro disintegrato da Van Gaal che, nel momento cruciale, si gioca il tutto per tutto con Gomez e Klose.
«La nostra è stata una falsa partenza, però dobbiamo proseguire su questa strada. Sotto laspetto tattico la squadra non mi è dispiaciuta. Il risultato forse non è veritiero perché abbiamo avuto le nostre occasioni». Chiaro il riferimento alla deviazione di Borriello, miracolosamente sventata da Butt. E, per dirla tutta, la Roma avrebbe meritato anche un rigore per un fallo di mano di Badstuber (su tiro ravvicinato dello stesso Borriello) non visto dal pessimo arbitro Lannoy. Però, nel complesso, la squadra giallorossa è stata troppo rinunciataria. «Siamo stati troppo passivi, dovevamo farci rispettare di più. La differenza è che il Bayern ha sfruttato le occasioni che ha saputo costruirsi. Nel primo tempo siamo stati bravi a contenerli, nel secondo loro hanno alzato il ritmo e ci hanno spaventato con un paio di tiri da lontano. Poi cè stato il gran gol di Muller, che ha cambiato la partita. Rispetto a Cagliari abbiamo fatto un passo avanti. Ma quella sconfitta, quella botta tremenda, non labbiamo ancora digerita».
Tra le (rare) note positive, la prestazione di Borriello, anche se lex milanista sull1-0 ha sprecato lopportunità di pareggiare davanti a Butt. «Già nel primo tempo Marco era stato pericoloso. Ha lottato e si è sacrificato, ma non è stato il solo». E il tridente? Ranieri boccia lipotesi: Non lo possiamo sopportare perché se non corrono tutti la squadra si spacca in due. La Roma era abituata a giocare senza punte di riferimento con il solo Totti, ma deve cambiare. Ora abbiamo Adriano e Borriello e dobbiamo sfruttarli». E la sostituzione di Totti? «Fa parte del mio mestiere, lallenatore deve fare delle scelte. Avevo bisogno di un giocatore che regalasse brio alla squadra e ho scelto Menez».
Chiusura con Julio Sergio, eroe a metà della serata: «Sul primo gol, un gran gol, un po mi ha coperto Cassetti. Peccato perché stavamo facendo una bella partita. Dobbiamo imparare dalle sconfitte». Infine De Rossi: «Dobbiamo parlare di meno e cominciare a fare punti...».