Vincere.  Avreste potuto doman dargli qualsiasi cosa, ieri, a Trigoria, sala stampa grande, quella da Champions League, lui vi avrebbe risposto sempre alla stes sa maniera, vincere. Del resto non può che essere così, questa sera, all’Olimpico, contro i campioni di Romania del Cluj, per rilanciarsi pure in Europa, dopo averlo fatto in campionato portandosi a casa i tre punti della sfida delle sfide contro l’Inter. 



SVOLTA -Ranieri sta navigando da troppi anni nel mondo del calcio, per non sapere che la vittoria sull’In ter, non può che es sere stata soltanto il primo passo di una risalita che sta sera bisognerà co minciare a concre tizzare anche in Champions dopo quella figuraccia rimediata sul campo del Bayern Monaco:« Dobbiamo vincere. Dobbiamo batterli per andare a tre punti in classifica, rimettere le cose un po’ a posto e continuare sulla strada giusta con serenità, determinazione e molta calma. Loro si copriranno e ripartiranno in contropiede, davanti hanno giocatori veloci, noi dovremo es sere rapidi nella circolazione e at tenti a sfruttare le loro indecisio ni. La vittoria con l’Inter è stata molto importante per darci anco ra maggiore convinzione e ridare ai miei giocatori quella speranza e fiducia che stavano perdendo dopo i primi risultati negativi. Quando prima la vittoria non ar rivava i ragazzi hanno sofferto, ma sono stati bravi a non mollare, cercando il successo fino all’ulti mo secondo di gioco. Sappiamo quanto i tifosi tengano alla Cham pions. Il primo ostacolo sono i campioni romeni che qui al l’Olimpico hanno già vinto con due reti di Culio che ci sarà pure questa volta, sono una squadra compatta, pressano bene, hanno giocatori molto alti, per batterli dovremo essere bravi. Siamo sta ti scottati una volta, se ci sorpren dessero una seconda saremmo dei tonti. Dobbiamo vincere. Nonè decisiva, ma è una partita mol to delicata. Sono ottimista, perché nelle ultime due partite, Brescia e Inter, ho rivisto la Roma che co noscevo».



TOTTI -Dopo il capitano, anche Ranieri ha chiuso il caso nato nel momento della sostituzione di Totti nella partita con l’Inter, quando il numero dieci gialloros­so è uscito andando direttamente negli spogliatoi senza passare per il via (panchina). Nel reparto of fensivo, peraltro, il tecnico roma no può contare su un numero di giocatori di qualità che poche al tre squadre possono vantare, c’è il ri schio che l’abbon danza si possa tra sformare in un pro blema:« In questi casi, le difficoltà non sono mai del l’allenatore, sem mai dei giocatori perché devono capi re che il tecnico de ve fare delle scelte e che le fa soltanto in funzione del bene della squadra. L’al lenatore è in diffi coltà solo quando i giocatori non ce li ha. Mi chiedete se sto pensando di utilizzare Totti all’Altafini di tanti anni fa alla Juventus che an dava in panchina e poi entrava nel secondo tempo. No, assoluta mente. Totti è integro e forte. Non è che non lo faccio giocare perché credo che non riesca a finire le ga re. Contro l’Inter stava giocando bene, era un punto di riferimento. Per me Totti è un giocatore di af fidamentoal cento per cento».



FORMAZIONE -Pure qui, quando gli è stata fatta qualche domanda, la risposta è stata una sola,vincere.

Anche questa volta c’è stato il classico« deciderò solo domatti na », cioè stamattina:«Tutti quelli convocati sono disponibili. La for mazione ce l’ho in testa, ma devo verificare un po’ di cose nell’alle namento di rifinitura. Su alcune scelte conterà anche il fattore psi cologico (Mexes? ndr). Ho fiducia in Lobont, l’avevo prima, ce l’ho ora dopo la buona prova che ha fatto contro l’Inter dando serenità a tutto il reparto. Mi dite che una squadra ha comunque una crisi all’anno. Bene, io mi auguro che la Roma l’abbia superata e che il peggio sia alle spalle. Abbiamo solo un modo per verificarlo: vin cere ». Appunto.