Ranieri: La vittoria della rabbia

26/09/2010 alle 11:48.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Al fischio finale di Morganti se ne è andato di corsa negli spoglia toi, dopo aver ricevuto l’abbraccio del fisioterapista Cotti e uno sguardo d’in tesa con Pellizzaro, il compagno di mille battaglie. Claudio Ranieri ha vinto la sua partita più importante, ha ritrovato la Roma

Ha imbrigliato l’In­ter sul piano tattico. A cominciare dalla mossa di Perrotta su : «Loro hanno avuto buone occasio­ni da gol, noi abbia­mo vinto all’ultimo respiro. Ma la squadra è coesa, c’è sta­ta una grande prestazione da parte di tutti. I primi a soffrire sono i giocatori quando le cose non vanno e non san­no spiegarsi il perchè. Quello spirito l’avevo ritrovato anche a Brescia. I ra­gazzi lo sanno, possono vincere contro chiunque. Siamo sulla buona strada. Non stavamo benissimo e questo risul­tato sarà importante perchè ci darà entusiasmo. Ma ora abbiamo una par­tita importante martedì con il Cluj ».

Minimizza il caso , che non ha preso bene la sostituzione: «Francesco aveva lottato come un leone, era un punto di riferimento per tutti noi. Il cambio è stato un azzardo, non perchè stava giocando male. Ma ho preferito inserire Vucinic che con la sua veloci­tà poteva mettere in difficoltà la dife­sa nerazzurra che era stanca e lenta. Lucio aveva qualche problema, non scendeva mai. Ci può stare che sia deluso, a mente fredda sarà più tranquillo. Non credo che diventerà un problema, è un ragazzo intelligen­te. Aveva fatto una partita stupenda, da capitano, ma in quel momento ave­vo bisogno di tentare il tutto per tutto. Credo che pur amareggiato Francesco capirà, i tre punti gli renderanno la se­rata meno amara» .

A aveva chiesto una posizione più arretrata: «Ne avevamo parlato di giocare più basso, tra le linee, perchè la differenza sostanziale di questa In­ter da quella di Mourinho è che quel­la rientrava sempre con tutti i giocato­ri e questa riparte subito. Quindi in quella posizione poteva creare dif­ficoltà » .

Chiarisce anche il caso Adriano: «Lo avevo chiamato dopo il riscaldamen­to. Gli ho detto sei pron­to? Mi ha detto che non si era riscaldato abba­stanza, allora l’ho chie­sto a Baptista e lui mi ha detto che se la sentiva. Non potevo aspettare» .

Con il 4-4-2 è riuscito a far ripartire la Roma: «Non ho mai sposato un modulo, io scelgo i giocatori. Non avendo un modulo fisso mi sono sem­pre adattato ai giocatori che ho, sem­pre con equilibrio. Certo, mi piacereb­be giocare anche con il ma se non riusciamo a tornare sulle fasce ci scopriamo sugli esterni. Non sono an­corato a un sistema di gioco, l’impor­tante che la squadra sappia adattar­si » . Ha ritrovato la sua squadra: «Le differenze con l’Inter si sono viste, ma noi ci abbiamo messo più rabbia. Il ri­torno della Roma, anche sul piano del gioco, è dovuto al fatto che ho recupe­rato giocatori importanti. Contro l’In­ter c’era un solo giocatore nuovo in campo, Borriello» . Promuove Mor­ganti dopo la bufera di Brescia: «Otti­mo arbitraggio, a me Morganti è sem­pre piaciuto» . Prova a disegnare nuo­vi scenari per la Roma: «Io penso che questa squadra debba cercare di mi­gliorare quello che ha fatto lo scorso anno, sarà più difficile perchè anche le altre si sono rinforzate e sono parti­te a mille all’ora» .