Ranieri e il centravanti che non manca mai

02/09/2010 alle 11:32.

CORSPORT - A raccontare i gusti di Ra nieri in fatto di centravanti ci pensa la sua storia di allenatore. Basta scorre re le rose delle sue squadre per capi re quanto al tecnico romano possa piacere un attaccante con le caratteristiche di Marco Borriello.

BATIGOL - E' difficile fare una gradua­toria tra i centravanti allenati da Ranieri, ma quando si parla di Batistuta si parla sempre di un giocatore speciale. Ranieri lo ha guidato per quat tro stagioni alla . Inutile dire come Ranieri utilizzasse l'argentino: prima punta classica, terminale offensivo e grimaldello di una squadra ispirata da Rui Costa. Una prima stagione, la 1993/94, in Se rie B con i 16 gol dell'argentino che trascinarono i viola alla conquista della promozione. Poi tre stagioni in Serie A con Batistuta sempre prota gonista della targata Ranieri: 26 gol alla prima stagione (primato assoluto in Serie A per il centravanti di Reconquista), 19 alla seconda e 13 alla terza.

HASSELBAINK - Se Batistuta occupa il gra dino più alto del podio, il centravanti che è stato per più anni alla corte del tecnico romano è Jimmy Floyd Hasselbaink. La storia tra i due nasce in Spagna, nella stagione vissuta da Ranieri sulla panchina dell'Atletico Madrid. Il tecnico di Testaccio viene stregato da questo ragazzo di colore che segna 24 gol in Liga, 3 in Coppa Uefa e 2 in Coppa del Re e l'anno successivo lo porta con sé in Inghilterra per vestire la maglia del Chelsea dove Hasselbaink segna 46 gol nelle prime due stagioni di Premier League e altri 24 nelle successive due. Tecnico e giocatore a Londra sono legati a doppio filo e non è un caso che la fine della storia inglese di Ranieri coinci­da con quella del centravanti olandese.

ALTRI - Le testimonianze sui gusti di Ranieri in fatto di centravanti non si limitano a Batistuta e Hasselbaink. Ai tempi di Cagliari l'attuale allenatore della Roma incrociò il proprio destino con Daniel Fonseca, una punta più tecnica e veloce che portò con sé anche a Napoli, dove ebbe l'onore di allenare anche la classe immensa di Careca. Alla Juven­tus i nomi sono stati quelli di Trezeguet e Amauri, a Valencia quelli di Vlaovic, Lucarelli, Corradi, Di Vaio, ma anche di un velocissimo Claudio Lopez capace di segnare 30 gol in una sola stagione, la migliore nella carriera dell'attaccante argentino.

L'anno scorso, invece, a stagione in corso Ranieri volle fortemente e ottenne Luca Toni per cercare di completare il reparto offensivo giallorosso. Che poi la storia del centravanti emiliano a Roma non sia anda ta come tutti sperava no non cancella il fatto che era proprio quel tipo di giocatore quello voluto dal tecnico. Una citazione particolare, infine, spetta a Igor Budan. Un nome forse non all'altezza dei tanti già citati, ma un giocatore su cui Ranieri puntò senza esitazione nella stagione del suo ritorno in Italia sulla panchina del Parma. Un centravanti che con i suoi gol aiutò Ranieri a ottenere una salvezza insperata e a rilanciare le quotazioni del tecnico romano.