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CORSPORT (P. TORRI) - La prima immagine che vogliamo dare di Marco Borriello è di campo. Per il dopo, sarà sufficiente avere un minimo di pazienza, questione di poche righe. Dunque, fischio finale dello scempio andato in scena a Brescia, Roma sconfitta e umiliata. Lex centravanti del Milan si dirige verso il settore dei pochissimi tifosi romanisti presenti, una ventina non di più. Applaude verso quei tifosi, fa un gesto come a chiedere scusa e poi allarga le braccia, come a sottolineare che non cera stato nulla da fare contro quello scempio. Dateci pure dei ro mantici, ma è stato un gesto bellissimo.
MILAN -Ci è sembrato giusto sottolineare questo episodio al quale dopo, al momento dellimbar co della Roma nella notte per far ritorno a casa, il giocatore ha aggiunto anche le parole, mentre era in coda per sottoporsi ai ri tuali controlli aeroportuali, alla presenza di parec chi cronisti che hanno sentito, re gistrato e divulga to. Parole, quelle di Borriello che non sono smenti bili, anche se ieri nel pomeriggio lattaccante ha provato a farlo usando quel par ticipio passato, travisato che troppe volte è stato usato per cercare di fare un passo indie tro. Ma qui cè poco da travisare, anche perché crediamo che Bor riello, con apprezzabile sinceri tà, ha detto quello che pensava,ancora arrabbiato per quello che lui e la Roma erano stati costret ti a subire nei novanta minuti, più recupero, della gara di Bre scia:«Cerano due rigori per noi, forse tre. Il rigore contro non cera, il fallo di Mexes era fuori area, sempre che fosse fallo. Al Milan queste cose non mi sono mai capitate. Ora ho capito la differenza che cè tra lo stare al Milan e alla Roma. Certi rigori in rossonero me li avrebbero si curamente fischiati. E pensare che larbitro Russo, quando gio cavo nel Milan, mi chiedeva an che la maglia a fine gara. Stavol ta non mi ha rivolto neppure la parola». Pur capendo il deside rio del giocatore di mitigare la cosa, del resto il suo cartellino almeno fino al prossimo luglio è di proprietà del Milan, pur aggiungendo che si era ancora nel limmediato dopo partita di una gara che mai nessuno dimenticherà, crediamo non ci sia bisogno di aggiungere altro.
RISCATTO -Non sarà facile meta bolizzare questo inizio deludente ma soprattutto lo scempio di Brescia. Non sarà facile per la Roma e quindi anche per Marco Borriello che, pure, in queste partite ini ziali ha dato rispo ste importanti, due gol, una presenza fisica importante, una rapidità din serimento nello spogliatoio roma nista e nellam biente romano, i tifosi stravedo no per lui. Cè una grande voglia di riscatto per riportare in fretta la Roma in una situazione classi fica molto, ma molto più tran quilla di quella che è adesso. Borriello è convinto che non ci vorrà troppo tempo:«Nonostante tutto quello che è successo, la Roma rimane una grande squadra e sapremo ripartire. Io penso di aver giocato abbastanza bene, segnare fa sempre piacere, quello che mi dispiace è che quel gol non sia servito a ottenere un ri sultato positivo. Ma avete visto Adriano? E un campione dotato di tecnica e fisico. A me è piaciuto tantissimo. E un piacere e un onore giocare con lui e sono certo che sarà molto utile al nostro reparto offensivo. Possiamo sicuramente giocare insieme. Ma quello che mi ha impressionato di più è Cicinho, è un giocatore vero, un numero uno. Si vede che ha giocato ad alti livelli, ha gamba, velocità, tecnica, può essere un giocatore fondamentale per la Roma».