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IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «E UNA svolta della mia carriera, sono fiero di essere un giocatore della Roma». Sono queste le prime parole da romanista di Marco Borriello. Parole che confermano come lattaccante, una volta preso atto dellarrivo di Ibrahimovic a Milano, abbia voluto fortemente il trasferimento nella Capitale. Il giallorosso era la sua prima scelta, niente Juve, rifiutata senza pentimenti. Perché Roma è unaltra cosa e perché cè la Champions da poter giocare da protagonista.
Per prendere contatto coi nuovi compagni (per lo meno quelli del secondo gruppo che solitamente lavorano
alle 17), che ieri sono scesi in campo dopo le 48 ore di riposo concesse da Ranieri al termine della partita con il Cesena. E stata una ripresa senza i nazionali (De Rossi, Okaka, Mexes, Menez, Riise e Vucinic), e senza Perrotta, Julio Sergio, Baptista e Doni (anche loro assenti). Con Ranieri che non ha avuto, quindi, tanti giocatori a disposizione con cui lavorare. Tanto più che Totti si è allenato in palestra e Juan ha fatto lavoro a parte. Nessun problema, invece, per Pizarro che sembra aver risolto i suoi problemi al ginocchio e che si è allenato col gruppo. Fuori dai cancelli di Trigoria qualche decina di tifosi che inneggiavano a Marco Borriello. In quel momento la trattativa per portare lattaccante a Roma era ancora lontana dal concludersi. Ma la sola ipotesi di un suo arrivo era bastata ad accendere lentusiasmo.
Oggi è facilmente ipotizzabile che i tifosi al Bernardini per accoglierlo saranno molti di più. Per fargli capire che cosa sono Roma e la Roma. La squadra che lo rende fiero, quella che segna la svolta della sua carriera.