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CORSPORT (F. M. SPLENDORE) - Quando fai il manager ad alti livelli devi ragionare più veloce degli altri. E lavvocato Tiberio Cavalleri è tra i manager più esperti e navigati del nostro calcio. Una car riera che parte da lon tano e che ad un certo punto si è incrociata con i destini di altri due professionisti diventati procuratori: Tullio Tinti prima e più avanti an che Davide Torchia.
Rapporti damicizia che sono diventati rap porti professionali. E allora: quando il Milan ha preso Ibrahimovic lavvocato Cavalleri ha capito subito che stava succedendo qualcosa.
Senza arrivare ancora a Robinho, ha cominciato a muoversi, a verificare. E il fiu to non lo aveva tradito: cera da trova re una nuova strada per Borriello.
Tiberio Cavalleri ci racconta la trat tativa e i suoi retroscena in questa chiacchierata al termine della full im mersion romana di due giorni: ancheper lui, che in full immersion ci è fini to da domenica notte a casa Borriello. Il resto lo ha fatto con il Milan, con Da niele Pradè, con Ernesto Bronzetti in nescato da Rosella Sensi (lo ha svela to lo stesso presidente, n.d.r.). Ma è sta to Cavalleri a riflettere su tutto con Marco Bor riello per due giorni di fila: a sezionare ogni of ferta tra pro e contro. Ad arrivare alla scelta: Roma.
Quando ha capito che con il Milan era finita?
«Ero a Barcellona per laffare Ibrahimovic. Allinizio Marco poteva andare lì: quello il primo segnale. Dopo il Lecce Berlusconi parlava di Ibra e Robinho... Il giorno dopo è iniziata la mia 48 ore a casa di Marco perché era evidente che gli spazi per lui si stavano restringendo. E guardi che, orgoglioso come è, lui sarebbe rimasto a giocarsela ».
Perché la Roma?
«Per la convinzione e la passione che cerano nelle parole di Rosella Sensi; per lopportunità di giocare la Cham pions League. E per i due sms coinvol genti di Daniele De Rossi».
E la Juve?
«Si è mossa per prima, questo è ve ro. Ma il prestito con riscatto non ob bligato non era la formula che convin ceva Marco. La Roma gli ha offerto un progetto a lunga durata. E ha battuto una concorrenza agguerrita. Perché forse non sapete bene: non cera solo la Juve...».
Chi altro?
«Lunedì mi ha chiamato Roberto Mancini, lo ha fatto personalmente: abbiamo parlato, voleva Marco al City. Ma anche in quel caso ho spiegato a Mancio che Borriello voleva giocare la Champions e la sua squadra fa lEuro pa League. E poi, martedì a mezzogior no, il colpo di scena...».
Quale?
«E partito lassalto del Real. Benze ma però ha detto no al Marsiglia... E lazione della presidente Sensi e di De Rossi era già cominciata!».
Avesse detto sì Benzema oggi Bor riello sarebbe al Real?
«Il mercato non si sa mai che pieghe può prendere. La trattativa con la Ro ma è stata definita nei suoi dettagli verso le cinque del pomeriggio, a due ore dal gong, per intenderci. E si è chiusa mezzora prima delle sette, il termine ultimo. Quello che posso ga rantire è che Marco era ed è intrigatis simo dalla Roma».
Cosa vi ha colpito delle parole della dottoressa Sensi?
«Quando ha detto che voleva Marco da tre anni. E poi Pradè mi ha ricorda to che lo avevano praticamente presto quando era a Treviso. Però allaa fine cambiò tutto. Ma era nel destino. E il destino si è compiuto».
Il Milan non ha creduto in Borriello?
«Direi di no. Da questo mercato il Milan ha guadagnato ma anche perso, perché forse un solo vice Ibra è poco. Ma alla fine buona fortuna a tutti».