LEGGO (F. MACCHERONI) - Gli ottimisti, leggendo un calendario insolitamente generoso, pensavano che la Roma sarebbe arrivata a punteggio pieno alla sfida con lInter, prevista (sciopero permettendo) sabato prossimo. Dopo lo scempio in Supercoppa (vogliamo parlare dei cambi?), le tre disastrose partite di campionato e il pessimo esordio in Champions, ci chiediamo se la Roma arriverà allInter con lo stesso pianista che ha stonato clamorosamente la fuga dettata dal calendario.
Claudio Ranieri è imbarazzante. Che non sappia vincere lo ha dimostrato in quei «quarantanni di calcio» che vanta in continuazione. Ma sembra che non sappia neppure analizzare le sconfitte. Col Bologna non ha perso, è vero, ma paradossalmente ha fatto di peggio, perché ha dimostrato di aver perso la squadra. Le avvisaglie cerano già state nella passata stagione, con Panathinaikos, Sampdoria e Inter in Coppa Italia. Il pianista continua a tormentare tasti stonati, mulina le braccia nel vano tentativo di non annegare.
La realtà è che la Roma con lui ha divertito raramente, ma aveva indiscutibile solidità difensiva e buona tenuta atletica. Questanno la preparazione lha gestita lui e ne vediamo i risultati. Il problema è che questanno il pianista non avrebbe dovuto riscrivere, correggere uno spartito, ma crearlo. E, sappiamo bene, Pupo non sarà mai Mozart anche con un meraviglioso pianoforte a coda davanti.