Marco a Roma per riscrivere pagine d’amore

01/09/2010 alle 11:31.

GASPORT (F. GRIMALDI) - Tutto cambiò quell’anno: era il 2007. Se oggi l’approdo alla Roma rappresenta probabilmente nei sogni del napoletano il momento del suo definitivo riscatto, prima del giocatore che dell’uomo, tre anni fa Marco Borriello visse un’esperienza quasi analoga al momento di trasferirsi a Genova, sponda genoana. Diverse le circostanze, certo: all’epoca, dopo lo stop subito nella primavera precedente per una positività all’antidoping, per lui le porte del Milan si erano chiuse in maniera definitiva.

Nuovo simbolo Tutta un’altra storia sotto la Lanterna. L’uomo giusto al momento giusto. Un bomber capace di far riesplodere l’entusiasmo come negli anni d’oro di Pruzzo o della coppia Aguilera-Skuhravy, ad inizio degli anni Novanta, nell’ultimo periodo d’oro del club rossoblù prima della gestione di . Perché il Grifone, che tornava a sorridere dopo l’estate maledetta del 2005, ritrovando di fatto la serie A chiudendo un purgatorio durato una dozzina d’anni, trovò subito grazie a Borriello la medicina migliore per risorgere: una tripletta in casa contro l’Udinese (la prima nella sua carriera), fu più che sufficiente all’ex milanista per diventare uno dei nuovi simboli della tifoseria rossoblù. Al resto pensò l’ottima intesa nello spogliatoio con i compagni, la volontà decisa del giocatore di sfruttare appieno l’occasione genovese e le scelte tattiche di Gasperini, bravo a integrare Borriello in un telaio già formato.

Gossip no grazie Tanto bastò perché quella diventasse una delle annate più felici del giocatore, eterno precario nella Milano rossonera, aiutato anche da un ambiente, e da una piazza, per nulla attirate dalla vita del Borriello privato. Un comportamento tipicamente genovese, ma ai genoani del resto bastava il Borriello calciatore. Se tanti compagni avevano contribuito al successo di Borriello sul campo, le statistiche rivelarono che uno in particolare (Leon) si rivelò un vero e proprio amuleto per lui. Al fianco dell’honduregno, segnò in tutte le partite della stagione, tranne una.

Corsi e ricorsi Quel super-Borriello attirò di nuovo l’attenzione del Milan, che lo richiamò alla base riscattandolo. In fondo, 19 reti in campionato, un risultato mai raggiunto da Borriello in carriera, giustificano l’operazione. Ma la magia genovese finì in fretta, con un infortunio a un ginocchio (menisco) che bloccò Borriello nella prima fase della stagione. Fino ad arrivare, fra alti (pochi) e bassi (troppi), all’ultima delusione, con il sogno di una convocazione per il Sudafrica sfumato in extremis. Adesso Roma e la Roma per rinascere e ritrovare quell’alchimia che lo aveva fatto diventare grande nel .