GASPORT (F. GRIMALDI) - Tutto cambiò quellanno: era il 2007. Se oggi lapprodo alla Roma rappresenta probabilmente nei sogni del napoletano il momento del suo definitivo riscatto, prima del giocatore che delluomo, tre anni fa Marco Borriello visse unesperienza quasi analoga al momento di trasferirsi a Genova, sponda genoana. Diverse le circostanze, certo: allepoca, dopo lo stop subito nella primavera precedente per una positività allantidoping, per lui le porte del Milan si erano chiuse in maniera definitiva.
Nuovo simbolo Tutta unaltra storia sotto la Lanterna. Luomo giusto al momento giusto. Un bomber capace di far riesplodere lentusiasmo come negli anni doro di Pruzzo o della coppia Aguilera-Skuhravy, ad inizio degli anni Novanta, nellultimo periodo doro del club rossoblù prima della gestione di Enrico Preziosi. Perché il Grifone, che tornava a sorridere dopo lestate maledetta del 2005, ritrovando di fatto la serie A chiudendo un purgatorio durato una dozzina danni, trovò subito grazie a Borriello la medicina migliore per risorgere: una tripletta in casa contro lUdinese (la prima nella sua carriera), fu più che sufficiente allex milanista per diventare uno dei nuovi simboli della tifoseria rossoblù. Al resto pensò lottima intesa nello spogliatoio con i compagni, la volontà decisa del giocatore di sfruttare appieno loccasione genovese e le scelte tattiche di Gasperini, bravo a integrare Borriello in un telaio già formato.
Gossip no grazie Tanto bastò perché quella diventasse una delle annate più felici del giocatore, eterno precario nella Milano rossonera, aiutato anche da un ambiente, e da una piazza, per nulla attirate dalla vita del Borriello privato. Un comportamento tipicamente genovese, ma ai genoani del resto bastava il Borriello calciatore. Se tanti compagni avevano contribuito al successo di Borriello sul campo, le statistiche rivelarono che uno in particolare (Leon) si rivelò un vero e proprio amuleto per lui. Al fianco dellhonduregno, segnò in tutte le partite della stagione, tranne una.
Corsi e ricorsi Quel super-Borriello attirò di nuovo lattenzione del Milan, che lo richiamò alla base riscattandolo. In fondo, 19 reti in campionato, un risultato mai raggiunto da Borriello in carriera, giustificano loperazione. Ma la magia genovese finì in fretta, con un infortunio a un ginocchio (menisco) che bloccò Borriello nella prima fase della stagione. Fino ad arrivare, fra alti (pochi) e bassi (troppi), allultima delusione, con il sogno di una convocazione per il Sudafrica sfumato in extremis. Adesso Roma e la Roma per rinascere e ritrovare quellalchimia che lo aveva fatto diventare grande nel Genoa.