«La Roma è con me Ne verremo fuori»

20/09/2010 alle 10:52.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Un altro flop, un altro risultato amaro arrivato nel finale. Claudio Ranieri dice tutto. Si difende, attacca, spie ga il suo monologo di sabato a Trigoria. La Roma non riparte, c’è ancora bisogno di tempo. Il tecnico è teso, non pre occupato, si sforza di mostrarsi convin to del rilancio. Dopo la partita è rimasto chiuso per un po’ nel suo stanzino. Poi prima di andare via ha salutato i gioca tori, facendo nuove raccomandazioni: « Abbiamo paura a tenere il pallone, a volte sembra che ci nascondiamo. Ci vuole più coraggio »

In conferenza stampa, a volte anche con riferimenti polemici, esprime concetti secondo i quali dà la sensazione di essere padrone della situazione. In difficoltà, ma con vinto di riuscire a venirne fuori: « La Ro ma è sana. Se i giocatori vogliono man dare via l’allenatore non fanno quello che hanno fatto i miei. Se mi accorgessi che mi vogliono mandare via, io da tifo so me ne andrei subito. Ma non è così » . Ranieri ribatte punto per punto accet tando il contraddittorio, fermo restando il fatto che, a suo modo di vedere, lo sfo go di sabato è stato giusto. I tifosi sem brano averlo capito. Ieri, quando è en trato in campo per il riscaldamento, ha avuto una valanga di applausi: « Non ho mancato di rispetto alla categoria dei giornalisti e non ho fatto un torto ai no stri tifosi. Se sabato non ho risposto al le domande ho un motivo valido e se qualcuno se l’è presa è perchè ha la co da di paglia. Ai tifosi ho detto la mia re altà, dopo che ne hanno sentite tante... Se rispondevo alle domande l’attenzio ne si sarebbe spostata dal casino che ho fatto. Non faccio il ruffiano a Roma, a casa mia. E’ il mio modo di essere di sponibile con tutti, ai tifosi ho dato tutte le risposte che volevano sentire » .

Il problema è che la squadra non sta in piedi, cala nel finale. In molti insinuano il dubbio che la preparazione sia stata sbagliata. Anche a Ranieri sono giunte queste critiche: « Non so quanto tempo ci vorrà per recuperare la condizione migliore. Me lo aspetto da un momento all’altro. Molti si interrogano sulla pre parazione. Sono più di venti anni che faccio questo lavoro, non si può giudi care ora se è fatta male, aspettiamo » . Poi trova le attenuanti del caso: « La flessione può essere dovuta a molte sostitu zioni dovute a infortuni. Ho dovuto anti cipare i cambi, così era prevedibile che la Roma sarebbe scesa di tono, avendo giocato mercoledì, mentre il è sempre stato in partita. Stiamo cercan do automatismi diversi dalla passata stagione e questo comporta un dispen dio di energie. Dobbiamo trovare i mec canismi. Ma molti giocatori sono infor tunati, soprattutto gli esterni, che ci con sentono di fare un certo tipo di gioco: Vucinic, Taddei, Riise, Castellini. Co munque non cerco alibi, il responsabile è sempre l’allenatore » .

La Roma subisce tanto e sembra non riuscire a supportare il trequartista dietro a due punte. Ranieri ammette: « E’ vero, con questo modulo abbiamo diffi coltà, ma parlando con i giocatori mi hanno fatto capire di voler continuare su questa strada, poi sta a me decidere. Dobbiamo analizzare tutto e correre ai ripari, perchè così non può andare avanti, onestamente. Ma la squadra è compatta e unita, ne verremo fuori. Ave te visto che partita ha fatto ? Qual cuno aveva detto che avevamo litigato... » .

In chiave tattica è pronto a rivedere qualcosa, anche a tornare all’antico, al 4- 2- 3- 1: « Quando avrò quei giocatori che fanno quel modulo è possibile, fin ché non ho Riise, Vucinic e Taddei. Quel modulo la squadra lo conosce a memo ria, ma ora non ho gli uomini per farlo » . Spiega perchè quando ha dovuto sostituire Cassetti non è entrato Cicinho, ma Guillermo Burdisso, un centrale: « So che a sinistra non ci hanno mai giocato, Rosi non lo ha mai fatto e anche Cicinho non si trova bene. Avrei fatto un casi no. Almeno Burdisso l’ho provato in al lenamento. Sapevo che avrei perso nel la spinta, ma avrei guadagnato nel gio co aereo. E non potevo improvvisare la difesa a tre, che non proviamo da tempo » .

Si altera quando gli chiedono ancora una volta se questa è la Roma di Ranieri: « O capite o non capite. La situazione della Roma era tale che a due giorni dalla chiusura del mercato i soldi non c’erano e non sapevamo di poter avere Burdisso o Borriello. Le strategie si fan no adesso per gennaio, a gennaio per giugno prossimo. Questa è sempre la mia Roma, sono io il responsabile. E’ stata costruita secondo le mie esigenze e le disponibilità della società. Se hai bisogno di un frigorifero e non hai i sol di non compri il frigorifero... ». La Roma aveva bisogno di esterni, che non sono arrivati.

Ranieri chiede ancora un po’ di tempo: « Lo scorso anno fino alla partita in ca sa contro il , che abbiamo vinto per miracolo, vincevamo giocando da far schifo. Poi è arrivato il morale e la spinta. Tutti dicevano che questa squa dra era finita. Certo, non potevo venire a dire che giocavamo male » .