La Roma cambia faccia, Ranieri sceglie il turn-over

28/09/2010 alle 10:42.

CORSERA (L. VALDISERRI) - Un turn-over ragionato, che tenga conto delle condizioni fisiche della squadra ma anche di quelle psicologiche. Solo Claudio Ranieri ha in testa la Roma che stasera all’Olimpico (ingresso gratuito per gli abbonati di campionato) affronterà i rumeni del Cluj nella seconda giornata di Champions League. Una partita molto delicata, possibilmente da vincere ma sicuramente da non perdere, dopo la sconfitta contro il Bayern Monaco nella prima giornata, in una serata da dimenticare sotto tutti gli aspetti.

Il vero punto interrogativo è per la coppia d’attacco: la più probabile pare -Vucinic, con Menez largo a destra nel centrocampo a 4, ma non è semplice rinunciare a un Borriello in piena forma. Ranieri tiene alta l’attenzione: «Se ci facessimo sorprendere ancora dal Cluj, visto come è andata a finire due anni fa (vittoria dei rumeni all’Olimpico per 2-1; ndr), saremmo davvero tonti. La vittoria contro l’Inter ci ha dato convinzione, regalando ai ragazzi quella speranza che stavano perdendo. Ci abbiamo messo troppo tempo ad entrare nella dimensione giusta e ora dobbiamo continuare così, perché non bastano una o due partite per farci dimenticare l’amarezza che abbiamo provato». Nessun problema con e Adriano, tutti e due ribelli sabato sera: «C’è stato il confronto con i due ragazzi, che reputo intelligenti, e poichè credo che anche l’allenatore lo sia, tutto è andato come doveva andare. alla Altafini? No, io non penso che lui non ce la faccia a giocare 90 minuti: Francesco è integro e forte. Poi, però, ci sono delle scelte che un allenatore deve fare e gli ho spiegato perché ho messo Vucinic. Ma la mia fiducia è piena».

 

Fiducia piena, ma anche assoluto rispetto dei ruoli: «I problemi, in questi casi, li hanno solo i giocatori. Lallenatore, quando ha tanti giocatori forti che stanno bene, non può averne. Il problema, semmai, è avere gli infortunati. Quando sono tutti a posto l’errore può essere scegliere uno piuttosto che un altro e può incidere per il 5%. I giocatori devono capirlo: l’allenatore fa le scelte solo per il bene della squadra».