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CORSPORT (L. CASCIOLI) - Benché sia difficile indicare il peggio che la Roma ha messo in mostra sinora con scrupolosa regolarità, contro il Bologna ci è parso che l'aspetto da mettere principalmente sotto accusa sia stata la facilità con cui la squadra si è rassegnata a farsi rimontare, senza un accenno di orgoglio
CORSPORT (L. CASCIOLI) -
Benché sia difficile indicare il peggio che la Roma ha messo in mostra sinora con scrupolosa regolarità, contro il Bologna ci è parso che l'aspetto da mettere principalmente sotto accusa sia stata la facilità con cui la squadra si è rassegnata a farsi rimontare, senza un accenno di orgoglio, senza ricorrere a nessuna malizia tecnica o tattica, senza saper gestire il vantaggio, che pure era costato tanta fatica. La Roma sembrava, come in certi film western, una casa di coloni lasciata sola in balia dei razziatori. Una squadra troppo modesta e remissiva, che va ( e ci trascina) volentie ri all'in ferno peccando sempre di ignavia. Quando una squadra va in crisi, la confusione regna sovrana. E allora cerchiamo di fare un po' di ordine nel marasma che coinvolge la società, il tecnico e i giocatori.
SOCIETA': La Roma, in questo momento è di Unicredit, che però la vuole vendere. Quindi non è di nessuno. A Roma si dice: 'Alla vigna vacce, alla bottega stacce'. Oggi la Roma è una bottega senza padrone e quin di senza una guida in grado di tracciare i programmi e sostene re le strategie.
ALLENATORE: Ranieri sapeva benissimo che questo sarebbe stato un anno molto difficile. Ricompattare la squadra eternamente seconda non è facile per nessuno. Aver dato tutto e aver perso ugualmente tutto può scoraggiare i caratteri più forti ed innescare una sindrome da frustrazione molto pericolosa. Suggerire poi l'idea di sostituire il tecnico alle prime difficoltà sta a significare che anche la critica è pericolosamente psicolabile e che se l'allenatore e i giocatori inciampano sugli ostacoli, certi osservatori non sono da meno. Scrivere di calcio in Italia vuole dire troppo spesso giudicare, non spiegare.
SQUADRA: La crisi può essere interpreta ta in tanti modi, ma è indubbiamente una crisi di condizione fisica. Contro il Cesena, contro il Cagliari, contro il Bayern e contro il Bologna, la Roma ha rivelato una flessione fisica pre occupante. Nella ripresa corrono tutti più della squadra giallorossa. Nel primo tempo la Roma pressava, rubava palla, si smarca va per riceverla, cor reva insomma in modo sufficiente ad imporre all'avversa rio le propria superio rità tecnica. Ma quando le forze sono venu te meno, quando la squadra, raggiunto il 2-0, ha pensato di po tersi finalmente riposare, è stata messa sotto come nelle pre cedenti partite. E' questo un difetto psi cologico di questi gio catori, di questa squa dra. Succedeva anche quando c'era Spalletti. Forse tutti accusa no ormai un certo lo gorio, forse la grinta non fa parte del loro dna. Forse Sanno già che non vinceranno niente. Mancano, è vero, alcuni giocatori di personalità (Riise, Burdisso e Vucinic). Ma quelli che scendo no in campo arrivano tutti in ritardo sulla palla. Il calcio è uno sport animalesco. E come nella natura dei veri animali, divora sempre il più debole e quelli che non possono o non sanno difen dersi. Pedalare, gente, pedalare.