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IL ROMANISTA (V. META) - CÈ anche Francesco Totti fra coloro che hanno aderito alla campagna internazionale in favore di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione per adulterio e complicità nellomicidio del marito. «È inammissibile che ai tempi nostri accadano ancora queste cose - ha detto il capitano -. Auspico il rispetto per le donne, i bambini e i deboli in tutto il mondo ». Lappello del capitano è
I giocatori della Roma scenderanno in campo con una ideale fascia verde della speranza, non potendo farlo
realmente, in segno di solidarietà con Sakineh, che è una eroina mondiale della femminilità, e da persone
di sport le siamo vicini con forti sentimenti umani e senza intenti politici ».
Le parole di Totti e della dottoressa Sensi arrivano nel giorno in cui proprio a Roma si è svolta una manifestazione nazionale per salvare la vita a Sakineh: davanti al palazzo dellambasciata iraniana è stata
messa una donna-fantoccio, interrata fino a metà busto, per richiamare il modo in cui in Iran avviene la lapidazione. Parallelamente, in piazza del Campidoglio è stata scoperta una gigantografia di Sakineh.
Nei giorni scorsi, un appello forte per la revisione della sentenza di morte (la cui applicazione è stata
momentaneamente sospesa) è arrivato da Carla Bruni. In una lettera aperta indirizzata a Sakineh, la Première
Dame di Francia ha espresso «orrore e costernazione» in riferimento a quella che ha definito «una pratica barbarica». Parole pesanti, che la moglie del presidente Sarkozy ha pagato con le minacce di morte pervenutele dalle pagine del quotidiano ultraconservatore iraniano Kayhan. La Francia è inoltre arrivata a chiedere allUnione Europea di infliggere delle sanzioni al governo di Teheran, qualora la sentenza dovesse essere eseguita.