
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Non cè spiegazione per la crisi della Roma. Perché nessuno sa che cosa rispondere sul flop di inizio stagione. Sulla condizione atletica precaria, sui dieci gol incassati, sui sette attaccanti utilizzati che ancora devono realizzare una rete, sui due soli gol segnati e anche inutili, sulle tre sconfitte in quattro gare ufficiali e sul penultimo posto. Nessuno sa chiarire i motivi di una partenza tanto disastrosa quanto inaspettata, considerati degli
Ranieri rimane sincero: quando arrivò a Trigoria disse che la sua Roma non avrebbe più usato tacco e punta come con Spalletti. Niente spettacolo, ma sostanza. Solo così, per lallenatore di San Saba, si ottengono risultati e punti: è successo lanno scorso, con la fantastica rimonta e lo scudetto perso al fotofinish.
Adesso i risultati mancano: la Roma conta sino a uno e si ferma al punto preso con il Cesena. Ma Ranieri resta lo stesso: per ripartire, già oggi contro il Bologna, chiede aiuto ai suoi tifosi e ai suoi campioni. Non al gioco e meno che mai al modulo: non contano. Superfluo chiedere perché: la risposta è messa per iscritto. Basta scorrere la classifica. Solo lUdinese sta peggio. È, però, una rivale per lEuropa League che è uno degli obiettivi dichiarati di stagione. Lo ha detto Ranieri prima di Cagliari. Sincero e realista come sempre.