![](/IMG/AS ROMA/RIISE/10 11/BIG-riise e vucinic.jpg)
CORSPORT (R.LORIA/INFOPRESS) - Chi lavrebbe mai detto che un giocatore norvegese sarebbe riuscito a diventare lidolo di una tifo seria calda e appassionata come quella romanista? John Arne Riise ci è riuscito in meno di due anni e lo ha fatto grazie al suo dare sempre tutto in campo, alla sua potenza e alla sua resistenza fisica che lo ha portato a giocare in due anni qualcosa come 96 gare. Una dedizione ai colori espressa con i fatti e qualche gol pesante.
GIALLOROSSO - Riise è diventato un giocatore della Roma il 18 giugno del 2008. Negli occhi i tifosi della Roma avevano le sue progressioni sulla fascia, i suoi micidiali tiri di sinistro che a Liverpool gli avevano portato il soprannome di Thunderbolt, i suoi successi con la maglia dei Reds. I primi tempi agli ordini di Spallet ti non sono stati facili. Riise ha dovuto prendere confidenza con un ambiente di verso, ma soprattutto con un calcio differente, più tattico, in cui a un terzino non basta la corsa, ma serve anche lapplicazione in fase difensiva. Lesordio è arrivato il 24 agosto 2008 nella gara di Supercoppa persa contro lInter, una settima na dopo quello in campionato e allOlimpico contro il Napoli. Da allora Riise è di ventato una delle colonne della Roma di Spalletti prima e Ranieri poi: 68 presenze in campionato di cui 64 da titolare, 20 gare nelle coppe europee, 6 di Coppa Italia e 2 di Supercoppa it liana. E non solo: due gol, entrambi realizzati a S. Siro nelle prima stagione, ben 8 tra campionato ed Europa lo scorso anno. Tanto per non far dimenticare di es sere Thunderbolt.