
IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Senza Totti, De Rossi, Burdisso, Riise, Castellini, Taddei e Okaka, Claudio Ranieri deve necessariamente ridisegnare la sua Roma per la partita di oggi contro il Brescia. Il tecnico, come da tradizione, si prende la sera precedente al match per decidere la formazione da mandare in campo. Tanto più questa volta, perché cè da scegliere se partire cauti per non esporre ad eccessivi rischi una squadra
Tanto più questa volta, perché cè da scegliere se partire cauti per non esporre ad eccessivi rischi
una squadra già fragile, o se invece continuare con tre giocatori spiccatamente offensivi, come gli stessi calciatori avevano detto di gradire. Quello che appare certo è il ritorno di Vucinic, che è un altro aspetto fondamentale di questa partita. Dopo le deludenti prestazioni contro Inter e Cesena, il montenegrino si è fatto male, e la mancanza dei suoi strappi si è fatta sentire. Stasera tornerà al suo posto anche se non è al meglio. A sinistra, in caso di 4-2-3-1, o come seconda punta. «Lui e Adriano sono allo stesso livello di condizione» ha detto Ranieri, e non è escluso che lImperatore possa essere la sorpresa magari in una staffetta proprio con Mirko. Il tecnico ha curato particolarmente il rapporto col brasiliano, il suo inserimento non è da escludere affatto. Davanti conferma per Borriello che ha trovato il primo gol giallorosso e che ora cerca i primi 3 punti.
Ricominciando da dietro le certezze sono Julio Sergio, che sembra aver ritrovato la condizione che gli aveva permesso di essere la rivelazione dello lo scorso anno. Davanti a lui difesa a 4, dove pur nellemergenza il tecnico giallorosso ha qualche possibilità di scelta. Con Nicolas Burdisso che sconterà la seconda delle due giornate per lespulsione di Cagliari, al centro la coppia titolare sarà ancora quella formata da Mexes e Juan che avranno da farsi perdonare la prestazione balbettante contro il Bologna. A destra dovrebbe essere confermato Rosi, apparso in buone condizioni di forma nonostante le amnesie su Di Vaio. A sinistra sono in ballo in tre: Cicinho, Cassetti e Guillermo Burdisso. Il brasiliano però ha qualità troppo offensive per una partita in trasferta in cui ci sarà da combattere e soffrire dietro. Il giovane argentino in quella posizione ci ha giocato già domenica e se lè cavata come poteva. Ma non è il suo ruolo. Il suo utilizzo potrebbe essere unipotesi concreta nel caso in cui Ranieri decidesse di preservare Cassetti per la partita di sabato con lInter. In conferenza il tecnico ha spiegato che il ragazzo non ha nessun problema serio e che quindi può giocare. Probabile dunque che alla fine sia proprio lui a prendersi la fascia di sinistra anche per evitare di cambiare troppo.
A centrocampo il punto fermo è David Pizarro, il cervello della squadra, qualche dubbio in più su chi gli giocherà accanto Dipenderà dal modulo scelto: 4-4-2 in linea o a rombo? Oppure un ritorno al 4-2-3-1 (altro punto trattato ieri in conferenza)? Nel primo caso il Pek avrebbe accanto Brighi con Perrotta a destra e (probabilmente) Menez a sinistra. Nel caso del rombo, il cileno sarebbe il vertice basso con Perrotta e Brighi ai lati e Jeremy (?) trequartista. Nel caso dei tre uomini dietro una sola punta, a destra ci andrebbe Perrotta con il francese dietro a Borriello e Vucinic a sinistra. Le incertezze sullutilizzo di Menez sono dovute al possibile inserimento di Simplicio nel caso in cui il tecnico volesse partire cauto per giocarsi il Jolly Jerry a partita in corso.