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GASPORT (A. CATAPANO) - Ecco, anche sforzandosi di vedere quelle due dita nel bicchiere il secondo tempo della squadra, la voglia di non arrendersi, finalmente una tenuta atletica accettabile , i numeri stanno qui a tormentare la Roma, perfino più impietosi del signor Russo. Crisi quasi senza precedenti E, dunque: la peggiore
Ma la cronaca è più impellente. E pericolosa. Domani, lInter, ancora lei, può salvare la Roma o farla precipitare. La rabbia accumulata a Brescia potrà perfino aiutare la squadra (a patto di non eccedere), ma sulla carta rincuora di più poter fare affidamento sulla qualità e lautorevolezza (anche qui, entro certi limiti) di alcuni giocatori assenti a Brescia. Al centro della difesa tornerà Nicolas Burdisso, reduce dalla squalifica. Rientro fondamentale, dal punto di vista tecnico: per arginare linarrestabile Etoo e il resuscitato Milito serviranno il miglior argentino e il miglior Juan; anche sotto laspetto psicologico: là dietro serve ordine, qualcuno che coordini il reparto, che dia un paio di urlacci ogni tanto. Evitando, magari, che la grinta sfoci nella violenza. A centrocampo, Daniele De Rossi farà di tutto per esserci, anche se pure ieri sul campo non si è visto. Maservirà nella sua versione migliore, quel mix di qualità, quantità e autorevolezza. Totti, infine. Scontato ricordare quanta differenza faccia la sua presenza, pure a percentuali ridotte.
Basterebbe il Totti del primo tempo di Roma-Bologna. Portiere e affini La questione portiere ora potrebbe provocare imbarazzo: scegliere Lobont, per coerenza, o Doni, per scommessa? Lo staff tecnico è sicuro: parerà Lobont, che gode della stima di Pellizzaro. Mentre Doni ha più amici nello spogliatoio. A destra, dato per bocciato Rosi, resuscitare definitivamente Cicinho o lasciarci Cassetti con Castellini a sinistra? Qui, la previsione è più complicata. Il ritorno di Riise metterebbe tutti daccordo. «Io sono prontissimo», dice lui. Ma bisogna passare dei medici. Speriamo almeno loro siano pietosi. Per una volta.