
IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Ci sono momenti della vita in cui qualsiasi cosa tocchi diventa oro, ma ce ne sono anche altri in cui, per quanto ti prodighi e cerchi di far bene, non concludi nulla. Questo secondo momento è quello che sta vivendo la Roma, come ha voluto sottolineare lo stesso Ranieri nel dopo partita col Bologna
Lo 0-0 col Cesena, poi. Ma ve li ricordate i due salvataggi a porta vuota degli ospiti (uno per tempo) e le due paratone di Antonioli? Basta che uno di quei palloni va dentro e la partita è vinta. Anche nel disastro di Cagliari, se vogliamo, un po di sfiga centra: sullo 0-0 Menez si vide parare il diagonale del possibile vantaggio. Se è la Roma a portarsi sull1-0 la gara prende tutta unaltra piega e chissà come finisce. Poi Conti indovina langolino dai trenta metri, Muller lo imita con un gol da antologia a Monaco a dieci minuti dalla fine e tutti danno addosso alla Roma e al suo allenatore, che hanno le loro colpe e dovranno fare subito in modo di rimettersi in carreggiata senza lalibi della malasorte. Ma che meritano anche la piccola attenuante che gli sta andando davvero tutto storto. «Se oggi avessimo pareggiato avreste tutti parlato di capolavoro tattico» disse Ranieri dopo la sconfitta di Monaco. Chi se la sente di dargli torto? Purtroppo da noi tutti i giudizi sono sempre influenzati dai risultati, dimenticando che nel calcio gli episodi contano tantissimo. Lanno scorso andava sempre bene, questanno, per ora, va sempre male. Ma passerà. Ne siamo sicuri. Basta tenere duro e continuare a crederci tutti insieme. Altrimenti è la fine.