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CORSERA (L. VALDISERRI) - Dopo il danno, per la Roma arriva la beffa. Affondata a Brescia dalle disastrose decisioni dellarbitro Russo e dei suoi assistenti Ayroldi e Romagnoli tre rigori netti negati, un rigore inesistente concesso al Brescia, con laggiunta dellespulsione di Mexès , ieri la società giallorossa ha ricevuto le decisioni del Giudice sportivo: squalifica di tre giornate a Mexès, più ammenda di 10 mila euro; 5 mila euro di multa per Simone Perrotta; ammonizione con diffida e ammenda di 3 mila euro per il d.g. Gian Paolo Montali; inibizione fino al 30 settembre 2010 per il d.s. Daniele Pradè.
La Roma ha deciso di affidare ai suoi legali una controffensiva totale, facendo appello contro tutti i provvedimenti. Rosella Sensi, mercoledì sera ridotta alle lacrime, ha precisato la sua richiesta di rispetto e tutela: «Nicchi e Braschi non sembrano in grado di risolvere da soli i problemi, qualcuno li aiuti». I destinatari del messaggio sono il presidente federale Giancarlo Abete e il presidente di Lega, Maurizio Beretta, che dovrebbero «mettere ordine dove, in assenza della moviola, in campo dirigono anche i ciechi».
La richiesta della Roma, che diventerà ufficiale in Lega ma che è già stata fatta filtrare ad Abete, è un allargamento della prova tv in casi s imili a quello di Mexès (squalificato anche se non ha commesso fallo) e di Hetemaj (prende la palla con la mano in piena area e poi finge di essere stato colpito alla testa, comportamento simile alla simulazione).
Le parole più chiare, allaeroporto di Montichiari, sono state quelle di Marco Borriello, eccezionale in campo e già nel cuore dei romanisti: «Cerano due rigori per noi, forse anche tre. E il rigore di Mexès non cera. Al Milan queste cose non mi sono mai capitate e oggi ho capito la differenza che cè a giocare con il Milan o con la Roma. Certi rigori, là, me li avrebbero fischiati. E pensare che larbitro Russo, quando ero rossonero, mi chiedeva la maglia a fine gara. Oggi non mi ha neanche rivolto la parola...». Poi, consigliato probabilmente dalla società, visto che sarà deferito, Borriello ha provato un dietrofront burocratico: «Le frasi attribuitemi da alcuni organi di informazione sono frutto di libere interpretazioni... Ciononostante, per la terna arbitrale, è stata una serata sfortunata».
Lo pensa anche Abete: «Capisco la critica, anche se bisogna saper convivere con gli errori» . Molto meno il presidente del Coni, Petrucci, che, dopo aver criticato il comportamento dei romanisti («Sembrava una corsa a voler insultare larbitro»), si è beccato del «laziale» su tutti i siti internet della Capitale.
Domani sera, per la cronaca, cè Roma-Inter. Alla quinta giornata sembrava possibile una partita con pochi veleni. Sarà il contrario. Alla Roma mancherà Julio Sergio (assente per 40 giorni), a Ranieri non mancherà il fantasma di Marcello Lippi, che ieri non ha risposto ai sospetti dellallenatore di Testaccio, cui la Roma ha ribadito «piena fiducia».