Esplode l´ordigno da stadio grave un ultrà della Roma

02/09/2010 alle 15:36.

LA REPUBBLICA (F. LUGLI) - Un´esplosione che devasta un appartamento al secondo piano di una villetta di Ponzano Romano, un ragazzo di 27 anni con la mano sinistra maciullata e un´ipotesi inquietante: il ferito e un suo amico, che si è dato alla fuga, probabilmente, stavano confezionando un ordigno da lanciare allo stadio. L´istituzione della tessera del tifoso sta creando molti malcontenti tra gli ultrà e la minaccia di violenze e tafferugli, purtroppo, è sempre più incombente. E´ accaduto verso le 15 di mercoledì.

E´ accaduto verso le 15 di mercoledì. Il ragazzo, Daniele F., tifoso giallorosso, si trovava nel bagno quando la rudimentale bomba, un composto di polvere nera e polvere d´alluminio pressato in un involucro di carta, gli è esplosa in mano. L´effetto della deflagrazione, secondo i Ris, è stato ampliato dall´ambiente piccolo e chiuso: la porta è stata scardinata di netto, la finestra è saltata e una lunga crepa si è aperta sul muro esterno. «Non ho sentito dolore ma quando mi sono guardato la mano ho visto l´osso del polso che sporgeva e non avevo più le dita» ha raccontato il ferito ai carabinieri. Il giovane se l´è cavata con una denuncia a piede libero.

Assieme a Daniele c´era un uomo di 56 anni che è rimasto illeso e ha caricato l´amico in auto per poi scaricarlo, poco più tardi, all´ospedale di Civitacastellana. La mano del ragazzo era in condizioni gravissime e il ventisettenne è stato trasportato prima al Gemelli e, successivamente, in un reparto specializzato della clinica Columbus dove è ancora ricoverato. Nel frattempo i militari del colonnello Stefano Sacricca, comandante del nucleo operativo del gruppo di Ostia, erano già al lavoro.

Il ferito ha precedenti per droga ma, il 7 febbraio scorso fu fermato nell´area di servizio di Figline Valdarno assieme a sei personaggi noti tra gli ultrà giallorossi che andavano in trasferta per -Roma. Qualche anno prima, il ventisettenne era stato controllato dalla polizia a , sempre assieme ad alcuni protagonisti di scontri e tafferugli da stadio.

I carabinieri, nel giro di poche ore, hanno identificato l´uomo che era con lui: il cinquantaseienne ha parecchi precedenti per traffico di droga. L´appartamento di Ponzano è intestato a un sardo che è stato arrestato un anno fa per scontare una condanna a 7 anni: droga e armi. Il fratello, dal canto suo, è stato condannato a 12 anni per gli stessi reati. Nell´appartamento i militari hanno trovato tracce di cocaina, numerosi cellulari e parecchie schede telefoniche, classici strumenti di lavoro dei narcotrafficanti di alto livello. Resta da chiedersi perché un gruppo di personaggi di questo livello si dedicasse anche a confezionare bombe carta da stadio. I militari, ovviamente, non escludono altre ipotesi: forse l´esplosivo doveva servire per un´estorsione o un "avvertimento". La polvere nera esplode con molta difficoltà senza una scintilla ma mischiata con quella d´alluminio è decisamente più "rischiosa". Su un tagliere sono state trovate tracce scure che i Ris stanno ora analizzando.