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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Ha dato il cinque a mano aperta a tutti i suoi giocatori, uno per uno. Li ha guardati negli occhi senza bisogno di tante parole, stavolta. Perché Claudio Ranieri la Roma, la sua Roma, ha iniziato a ritrovar- la a Brescia una settimana fa. Poi le vittorie con Inter e Cluj gli hanno confermato quello che, in cuor suo, aveva sempre saputo: il suo ciclo non è finito al Bentegodi di Verona il 16 maggio.
Parole chiarissime, che non hanno bisogno di ulteriori spiegazioni, e rendono bene quale sia il pensiero di Ranieri, deciso a difendere Roma e la Roma. Ancora una volta. Il carattere del mister è ben chiaro anche nella mente di tutti i giocatori che, a loro volta, sono uniti e compatti decisi a raggiungere, prima possibile, le zone alte della classifica. Il gol di Mexes martedì sera è stato festeggiato da tutto lo spogliatoio che si prepara a festeggiare unaltra bella notizia, la nascita del figlio di Vucinic, attesa nei prossimi giorni. Nel frattempo, tutto il gruppo a disposizione di Ranieri si sente coinvolto nel progetto Roma tanto che i primi a fare i complimenti ai compagni, dopo la vittoria in Champions, sono stati quelli che erano in tribuna per infortunio (come Taddei e Okaka) o per scelta tecnica, come Rosi e Guillermo Burdisso. Per far capire, ancora, quale sia lo spirito Roma basti pensare che il primo a fare i complimenti a Castellini, allesordio allOlimpico, è stato Riise, il titolare della fascia sinistra: «È anche con queste cose, allapparenza banali - ha confidato Ranieri - che si costruiscono le vittorie e i successi». E questa Roma ha tutta lintenzione di farlo già da questanno.