IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Ranieri non cambia. O meglio, avendo ancora diverse assenze, va sul sicuro per la gara di oggi pomeriggio, ore 15, contro il Bologna. La Roma cerca la prima vittoria stagionale, quinto tentativo e terzo in campionato, e lallenatore si affida alla vecchia guardia, ai senatori che mai, nemmeno il più brutto, sporco e cattivo dei giornalisti si è permesso di ipotizzare, lo hanno scaricato (nemmeno pensato di farlo). In fin dei conti lo stesso Totti ha espresso solo unopinione sulla tattica rinunciataria di mercoledì a Monaco. Ma la critica non è piaciuta al tecnico e anche ieri mattina lo ha ricordato.
In casa e contro unavversaria che ancora deve conoscere Malesani, allenatore arrivato solo in extremis, Ranieri però decide di osare un po di più. Teoricamente, a meno di sorprese, lascerà da parte il 4-4-2 e riproporrà il 4-3-1-2, usato anche a Cagliari, almeno sino allespulsione di Nicolas Burdisso. Ma è anche vero che basta spostare Menez a destra e far scivolare Perrotta a sinistra per rivedere le due linee, difesa e centrocampo, più le due punte.
La novità è Mexes in difesa: il francese torna con Vucinic tra i convocati e parte dallinizio per la squalifica di Burdisso senior. Per il resto non sono attesi altri ingressi. La tentazione più grande è rappresentata da Adriano che, probabilmente, sarebbe più utile dal primo minuto che buttato dentro in corsa. Ranieri ci sta pensando, anche se lorientamento è di far giocare la terza gara consecutiva, in nove giorni, a Borriello che poi potrebbe riposare mercoledì sera a Brescia, nel turno infrasettimanale. In trasferta lallenatore preferisce uno come Vucinic, o anche Adriano: cioè giocatori in grado di ripartire, quando la squadra conquista palla, mentre lex milanista si trova meglio a venire incontro ai compagni più che a partire in profondità.
Meglio, però, non andare troppo avanti con il calendario. Ranieri non può permettersi di far riposare nessuno contro il Bologna. Le assenze di Riise, Castellini, Burdisso, Taddei e Okaka (tra i convocati, ma per scelta tecnica, mancano anche Doni e Baptista) non consentono al tecnico di fare turn over. Uno dei due dubbi, laltro è Borriello-Adriano, può essere Brighi (anche con lui il tecnico ha parlato a lungo) per Perrotta, ma questultimo è uno dei fedelissimi di Ranieri.
Resterebbe Simplico, sul quale è meglio non indagare troppo. Di sicuro lallenatore ha chiarito al brasiliano di tenerlo in grande considerazione. Colloquio dovuto, non avendo Simplicio giocato ancora un minuto. Se sta fuori, a parità di condizione atletica, è solo per il rispetto delle gerarchie: se sono disponibili, in campo vanno Pizarro e De Rossi. Lequivoco, però, è tattico: il brasiliano sa adattarsi anche da centrocampista puro o addirittura da regista, ma nel Palermo si è messo in evidenza da trequartista. Quindi nella Roma non è solo una riserva. E soprattutto il vice di Pizarro. Questa è la realtà.