![](/IMG/AS ROMA/PARTITE/2010-2011/ROMA-INTER/BIG-De Rossi esultanza gol contro Inter MANCINI LR24 25_09_10.jpg)
CORSPORT (P. TORRI) - Un delirio. E finita così, con la Ro ma a far festa in campo, con i tifosi che can tavano, urlavano, ringraziavano, godevano sugli spalti che sembrava ci fosse una legge ra scossa di terremoto. Come sempre ha avuto torto chi è rimasto a casa, perché le emozioni che ha regalato il finale di questa partita sarà impossibile dimenticarle
TOTTI - La Roma aveva bisogno di una festa come questa. Anche per ridimensionare e far passare in secondo ordine due problemi che si chiamano Francesco Totti e Adriano, gli unici che non hanno partecipato alla festa. Il capitano non ha gradito la sostituzione, come sempre e come capita a qualsiasi giocatore del mondo. Non ha fatto nulla neppure per nasconderlo. Quando ha visto il suo numero sul tabelloncino delle sostituzioni, si è diretto verso il centro del campo, ha abbracciato Vucinic che stava prendendo il suo posto, per poi dirigersi direttamente negli spogliatoi, senza passare per la panchina, nessun saluto, testa bassa e un umore che non bisogna essere Einstein per capirlo. Ha seguito il resto della partita davanti a un monitor, ha esultato al gol di Vucinic, poi, si è fatto la doccia, rivestito e, una volta saputo che il suo nome non era stato estratto per sottoporsi allantidoping, se ne è andato prendendo la via di casa.
ADRIANO - Meno visibile, almeno dalla tribuna stampa, il no di Adriano ad entrare in campo. Lui e Matteo Brighi erano pronti per la sostituzione. Poi, improvvisamente, è comparsa la maglia numero diciannove di Julio Baptista, entrato con il centrocampista di Rimini. Che è successo? Ranieri ha spiegato che ha chiesto allImperatore se fosse caldo per entrare, ricevendo una risposta negativa. La stessa domanda lha fatta alla Bestia, la risposta è stata lopposto. Sicuro, mister?
In ogni caso, che la festa continui.