Disastro Roma Il Cagliari corre e la umilia: 5 gol

12/09/2010 alle 11:07.

GASPORT (S.VERNAZZA) - È successo di tutto. L’ennesima puntata della saga dei Conti, la grande serata di Bisoli, un Cossu di nuovo ad altezza Nazionale. Più di ogni altra cosa, però, fa notizia che la Roma abbia preso una sberla tipo Manchester. Cinque gol subiti, un fallo criminale di Nicolas Burdisso, Totti sostituito, Borriello non pervenuto. Lo 0-0 col Cesena alla prima, la bastonata del Sant'Elia: sono bastati 180 minuti per declassare la Roma.

Più di ogni altra cosa, però, fa notizia che la Roma abbia preso una sberla tipo Manchester. Cinque gol subiti, un fallo criminale di Nicolas Burdisso, sostituito, Borriello non pervenuto. Lo 0-0 col Cesena alla prima, la bastonata del Sant'Elia: sono bastati 180 minuti per declassare la Roma. Nella notte di Cagliari lo scudetto pare un’utopia. Bisolone A pensarci bene, Pier Paolo Bisoli ha vinto due volte: al Sant’Elia e al Manuzzi, perché il Cesena che ha battuto il Milan in Serie A ce l’ha portato questo ex mediano del Cagliari di Mazzone, detto «Bisolone» per la stazza. Bisoli viene da Porretta Terme, sull’Appennino tosco-emiliano. Un montanaro concreto, che non ha smontato il Cagliari di Allegri. L’impalcatura era buona e l’ha mantenuta: Cossu dietro due punte. Riverniciato Acquafresca, reduce da malinconici mesi a Genova. Solito Matri Terminator, gloria pure per Lazzari, e vittoria ritrovata (mancava da febbraio).

LA SVOLTA È chiaro che se a Burdisso sull’1-1 non fosse partita la vena, racconteremmo forse un’altra storia. Il fallo demenziale su Daniele Conti è stato il punto di svolta. La Roma, che era andata sotto di una rete e si era rimessa in pari con di testa, ha subito il 2-1 su rigore, è rimasta in dieci e non ci ha capito più nulla. Per inserire un difensore, Guillermo Burdisso fratello del «cattivo» Nicolas, Claudio Ranieri ha tolto . Col senno di poi, la peggiore delle scelte.

CONTI 1 IL SOLITO GOL Bruno Conti, una vita per la Roma, e suo figlio Daniele, capitano del Cagliari. Daniele è un «castiga-Roma». Le statistiche dicono che alla Magica ha rifilato 4 gol. Il penultimo, nella stagione scorsa al Sant’Elia, contribuì a un fatale 2-2: è opinione diffusa che proprio lì Ranieri e i suoi abbiano perso i due punti decisivi per lo scudetto. L’ultima rete ieri sera: tiro bellissimo, dal limite. Cagliari 1, Roma 0. Bruno Conti, responsabile dell’area tecnica della Roma, seduto a bordo campo è rimasto impassibile. È il suo comportamento abituale quando ritrova Daniele come avversario. Umana autodifesa. Il calcio italiano è fondamentalista, i romanisti non gli perdonerebbero il minimo cenno di gioia. Chi è padre, però, sa che una roba così ti incendia il cuore. Fuori puoi recitare la parte del ghiacciolo, ma dentro sei commosso. Un figlio è un figlio, non c’è maglia che tenga.

CONTI 2, LA GRANDE PAURA La riprova pochi minuti più avanti. aveva pareggiato di testa, il Cagliari si era ributtato in avanti. Miracolo di Julio Sergio su Acquafresca e pallone ballonzolante in area: Conti, ancora lui, si è avventato, e Nicolas Burdisso lo ha falciato con un intervento a tacchetti distesi. Roba da stroncare una carriera. A quel punto Bruno Conti non ce l’ha fatta più. Si è alzato e si è lanciato all’inseguimento della barella su cui giaceva il figlio. Il rigore trasformato da Matri, l’espulsione di Burdisso. Dettagli insignificanti. Papà Conti è ritornato su, in campo, quando i medici lo hanno rassicurato: brutto taglio alla gamba destra, 30 punti di sutura, accertamenti in ospedale e lungo stop, ma carriera finita no. Nelle giovanili del Cagliari sgambetta Bruno Due, detto Brunetto, figlio di Daniele e nipote di Bruno. Forse è il caso che la Roma gli dia già un’occhiata.