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IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Per Daniele De Rossi è il momento dei record. Dopo aver scavalcato Totti nella particolare classifica dei giocatori della Roma più presenti in nazionale, ora lo ha superato anche in quella dei migliori marcatori romanisti in azzurro. Tutto merito del gol segnato alle Far Oer mercoledì sera a Firenze, il suo decimo con lItalia, con la quale ha segnato quanto un bomber di ruolo come Di Natale. E stato con Lippi che De Rossi si è scoperto goleador, visto che durante la sua permanenza in panchina, tra il primo e il secondo ciclo, ha realizzato ben sette delle sue dieci reti azzurre e che meglio di lui, durante la gestione del vecchio Ct, riuscirono a fare solo due bomber di professione come Gilardino (11 gol) e Toni (9).
Insomma, Danielino è cresciuto ed è sempre di più un pilastro della nostra nazionale, con la quale debuttò con Lippi il 4-09-2004 Italia-Norvegia 2-1 segnando subito un bel gol e con la quale è poi diventato campione del mondo giocando quasi sempre da titolare anche con Donadoni e sempre nelle tre gare con Prandelli, che aveva già avuto modo di conoscerlo da vicino nella sua breve parentesi alla Roma. Ecco dunque De Rossi toccare le 60 presenze in pochissimo tempo ed eguagliare così quelle messe insieme in tutta la carriera da un altro mito del nostro calcio come Gianni Rivera. E vero che questultimo giocò in un?altra era, in cui le partite erano molte di meno di quelle odierne, ma 60 presenze in azzurro sono pur sempre 60 presenze e per Daniele la soddisfazione di aver scavalcato Totti nelle classifiche giallorosse suddette e di aver eguagliato Rivera in quella delle gare giocate è giustamente enorme, così come lo è per tutti noi, che lo abbiamo visto crescere nelle file delle giovanili della Roma e poi in quelle della prima squadra fino a diventare uno dei leader di questultima e della stessa nazionale. Ma dato che De Rossi sta vivendo il suo momento dei record, la storia non finisce qui, poiché a Cagliari, se giocherà, raggiungerà le 223 presenze in maglia giallorossa lasciandosi alle spalle un altro mito della nostra storia e di quella azzurra come Giancarlo De Sisti, già regista di entrambe le squadre tra gli Anni 60 e 70 e leader del centrocampo dellItalia vice campione del mondo in Messico nel 1970. E la storia è destinata a continuare.