Col bomber superbello il tifo si colora di «rosa»

02/09/2010 alle 11:06.

CORSERA (M.T. MELI) - Finalmente Marco Borriello. Capitan Totti quando gioca è ancora il migliore, ma fuori dal campo è sempre più il marito di Ilary. De Rossi alle donne piace, non c’è dubbio, però da quando si è fatto tatuare i «Teletubbies» perché la figlioletta ne va pazza il suo sex appeal ne ha risentito. Adriano sarà pure dimagrito, come giurano e spergiurano, ma i chili in più restano comunque troppi. Adesso che c’è Borriello le tifose della Roma possono occuparsi di qualche altra cosa oltre che di calcio.

Faccia belloccia, pettorale adeguato, tartaruga ben modellata, tatuaggio strategico e più che ammiccante, gli ingredienti ci sono tutti. Basta poi che Borriello non parli di Roberto Saviano - come ahimè è invece accaduto - attribuendogli tutti i mali che si è inflitta da sola, e il gioco è fatto. Del resto, ai calciatori non è richiesto di essere tuttologi. Non è nemmeno necessario che parlino troppo, perché non è per quello che li seguiamo e li ammiriamo.



A Roma le donne ne vanno già pazze. Ne discutono davanti alle edicole, in cerca delle riviste che lo ritraggono a torso nudo, al bar, leggendo avidamente (alcune per la prima volta) le pagine sportive dei quotidiani, oppure dal parrucchiere: lì tra una tinta e una messa in piega si sentono sospironi di invidia nei confronti dell’ex fidanzata, Belen, che appare su tutte le copertine dei giornali, sorridente e suadente.

Se poi i due riallacciassero la loro storia d’amore proprio nella Capitale sarebbe un ottimo colpo pubblicitario per la Roma. Finirebbero per interessarsi ai giallorossi anche persone che fino a un minuto prima non conoscevano la differenza tra un centravanti e un . Non guasterebbe neppure una bella piazzata di Fabrizio Corona, l’attuale (?) fidanzato di Belen, contro Borriello, se non fosse che magari gli farebbe perdere la concentrazione necessaria per procurare qualche gol alla «Magica». E questo nemmeno le sue ammiratrici più sfegatate potrebbero perdonarglielo.

Già perché la questione è anche questa, per le tifose, almeno. Ne discuteva proprio ieri mattina una ragazzetta di nemmeno vent’anni con un’amica: «Non basta che sia solo un bel fico, deve essere pure un bell’acquisto». Muscoli e aria accattivante possono far perdonare a Borriello tante cose. Per esempio la vanità che lo porta a usare tre profumi diversi. O i vestiti «acchitti», che sono un classico dei calciatori. Persino il gel sui capelli (e ci vuole veramente un bel fegato e qualche grado di miopia per passarci sopra). Ma persino per le tifose già Borriello-dipendenti sarebbe veramente imperdonabile se il neo-centravanti della Roma in questo campionato non segnasse almeno una quindicina di gol.