Claudio allena nel nome della "rosa"

30/09/2010 alle 10:01.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Doni, Cassetti, Juan, Brighi, Baptista, Adriano e Borriello. Era questa la panchina della Roma martedì sera contro il Cluj. Circa 12 milioni di euro netti (euro più, euro meno) di stipendi seduti al fianco di Claudio Ranieri, roba mai vista da queste parti, nemmeno nel periodo dell’opulenza di Franco Sensi e Fabio Capello,

L’importante è mettere le cose in chiaro, e Ranieri l’ha fatto dimostrando di non guardare in faccia nessuno al momento di scegliere la formazione. Nella conferenza stampa prima del Cluj lo ha detto a chiare lettere: «Gli allenatori hanno problemi quando non hanno la possibilità di scegliere, non quando hanno tanti giocatori a disposizione. I calciatori devono capire che gli allenatori scelgono sempre per il bene della squadra» il suo messaggio, rivolto a tutta la rosa, è il nuovo punto di partenza della Roma. Chiarito questo punto, il tecnico giallorosso con la rosa che ha a disposizione ha solo l’imbarazzo della scelta. Due giocatori per ruolo, in alcuni ruoli anche tre, senza abbassare il livello medio della squadra. Contro il Cluj, ad esempio, Ranieri ha tenuto fuori tre quarti (Cassetti, Juan e Riise) della difesa "titolare" mandando in campo dal primo minuto Cicinho, Castellini e Mexes al fianco di Burdisso. E mancava pure Julio Sergio, sostituito da , con Doni in panchina. A parte qualche leggera sbandata, dovuta anche al valore di Traorè, non è che si sia avvertita una grossa differenza rispetto ad altre partite. Discorso più o meno simile in mezzo al campo, dove Ranieri sta rinunciando per necessità a Taddei e per scelta a Simplicio e Brighi, schierando con maggiore frequenza Pizarro, e Perrotta.

Simone però domenica a non ci sarà per e il suo sostituto naturale, Brighi, non ha mai fallito un colpo quando è stato chiamato in causa. Ranieri lo ha definito "puntuale come una tassa", nel senso che è uno di quei giocatori sui quali si può puntare sempre ad occhi chiusi perché sai che non ti tradiscono. In avanti, poi, il tecnico romanista può solamente sbizzarrirsi. Qualche giorno fa ha detto di non avere una preferenza su quale sia la coppia meglio assortita da mandare in campo, ma con , Borriello, Vucinic, Menez, Adriano, Baptista e Okaka a disposizione potrebbe quasi fare la conta. Le soluzioni non mancano, e le ultime due partite lo hanno dimostrato chiaramente con Vucinic e Borriello che dalla panchina hanno fatto la differenza e hanno regalato le prime due vittorie stagionali alla formazione giallorossa. Un’arma in più che la Roma ha avuto raramente, dovrà essere bravo Ranieri a trasformarla in punti pesanti da aggiungere alla classifica giallorossa. Quei punti che a fine campionato, lo insegna proprio l’Inter, possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.