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CORSERA (D. BERSANI) - Nella serata da tregenda di Brescia, cè qualcosa da salvare. Tra brasiliani ritrovati (in campo erano cinque, nel secondo tempo) e altri che presto potrebbero ottenere una chance importante, Ranieri si accorge di avere nuove risorse per rilanciare la sua Roma.Questi inattesi riscontri del campo sono arrivati dai cosiddetti epurati, «quelli del gruppo B».
Un impegno preso a voce alta, quasi una promessa. Le prestazioni di un Rosi ancora troppo acerbo e lo spostamento di Cassetti a sinistra, a prescindere dal ritorno di Riise, potrebbero spalancare definitivamente a Cicinho le porte della prima squadra. Grazie alle sue caratteristiche (corsa e cross calibrato) è lesterno ideale per servire nel gioco aereo un centravanti ispirato come Borriello.
A proposito di punte, anche Adriano sta migliorando e comincia a ingranare, nonostante il ruolo defilato sulla fascia destra che certo non gli è congeniale. Persino Julio Baptista, un altro dimenticato e addirittura minacciato di vertenza dal club, nei pochi minuti in cui è stato impiegato è riuscito a mostrare qualche timido progresso e una cattiveria agonistica finora sconosciuta nel suo repertorio.
Un discorso a parte, invece, lo merita Doni. Lui a Brescia era in tribuna, come sempre è accaduto ad eccezione della Supercoppa, quando Julio Sergio era indisponibile e la maglia da titolare finì sulle spalle di Lobont. Ora che la Roma ha perso il portiere titolare, non è escluso che le gerarchie vengano riviste. Già da domani contro lInter? Difficile, anche se Ranieri ci sta seriamente pensando.