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IL ROMANISTA (D. GALLI) - AL CUOR non si comanda. E il cuore dice Roma pure se con il Cagliari hai centrato due promozioni di fila proprio con Ranieri, e se domani il tecnico avversario sarà un tuo ex compagno di squadra. Perché? Ovvio. Perché per Massimiliano Cappioli la Roma è sempre la Roma. È il cuore, punto.
Da una parte lex compagno Bisoli, dallaltra lex allenatore Ranieri. Cosa significa Cagliari-Roma per Cappioli?
I miei ultimi tre anni a Cagliari sono stati indimenticabili. Siamo passati dalla C1 alla A. Domani sarà una gara difficile (lo sarà per la Roma, ndr: Cappioli parla in qualità di ex rossoblù ma soprattutto di romanista...), il Cagliari è una squadra agguerrita. Ma la Roma non può sbagliare. Siamo un grande gruppo, competitivo in tutti i reparti. E questanno, se i ragazzi ci faranno vedere un bel calcio, ci divertiremo.
Che ricordo ha di Bisoli? Si aspettava allepoca che sarebbe diventato allenatore?
Era un giocatore di carattere. Uno che là a centrocampo non mollava mai. Sarà sicuramente un ottimo tecnico, perché possiede una forte personalità. Cura molto anche ogni aspetto tattico.
Già, la grinta. Daniele Conti, il loro leader, il loro capitano, potrebbe farcela a recuperare.
Ed è una sfortuna. In generale, comunque, le posso dire che a Cagliari si lavora bene. Lambiente è tranquillo. Ecco perché la partita non va presa sotto gamba. Bisogna restare concentrati. Indipendentemente dalla presenza di Conti.
Anche perché le trasferte al SantElia possono costarci uno scudetto, come insegna la stagione 2007/08.
Esatto (Cappioli ride amaramente, ndr).
Cè chi non ha dimenticato il colpo di tacco tentato da Aquilani a pochi centimetri dalla porta.
Ricordo, ricordo. Ma quando le cose vanno male si tende sempre a cercare un capro espiatorio. Invece sono tutti responsabili per il risultato finale, anche coloro che vanno in panchina. In assoluto, le posso dire che non
è solo in quella occasione che la Roma ha perso uno scudetto. E ogni volta si trattava di partite dove potevamo fare anche quattro gol. Se posso, vorrei insistere su un concetto.
Prego.
Non prendiamo Cagliari-Roma sotto gamba. Anche perché negli ultimi anni la Roma non è mai partita troppo bene.
Il paradosso è che abbiamo un punto in più della passata stagione.
Considerato che mancano ancora 37 partite, è positivo (Cappioli ride, di gusto stavolta,ndr).
Come è cambiato negli anni Ranieri?
Non lo so. Io ho un ricordo spettacolare di Ranieri. Mi ha lanciato nel grande calcio. Ai tempi della Serie C facevo il militare. Non mi allenavo mai. Eppure, stavo lì tra i titolari. Mi faceva giocare. In quei tre anni indimenticabili abbiamo sempre vinto.
Quindi, lei non era tra gli scettici quando Ranieri è arrivato a Roma dopo laddio di Spalletti. Cera chi temeva che avrebbe fallito.
Certo, ero ottimista perché conoscevo il Ranieri- allenatore. Si diceva: ma lhanno cacciato dalla Juve. Ma Ranieri è un tecnico preparato, uno dei più esperti in circolazione, che ha lavorato una decina danni allestero.
Bisognava solo avere pazienza. La pazienza labbiamo avuta e la Roma ha disputato un grandissimo campionato. Ha quasi vinto lo scudetto: che gli vogliamo dire? Il secondo anno, si sa, è sempre più difficile.
Questione Borriello, questione modulo. Quando Adriano sarà al top, che succederà là davanti?
Sarà un grandissimo problema per lallenatore. Daltronde, la Roma si è rinforzata tantissimo e possiede degli elementi validissimi in attacco. Per il ricordo che ho di Ranieri, lui predilige il gioco sulle fasce. È una squadra veramente competitiva. Se poi "disgraziatamente" tornasse al top anche Adriano, sarebbero "dolori" per Ranieri, che troverebbe ancora più difficoltà nel dover fare delle scelte.
Una coesistenza Borriello-Adriano, due prime punte, è possibile?
Lui gioca con due attaccanti. Uno centrale e un altro che gli gira attorno.
E Totti?
Eh, già... Ha ragione. Cè Francesco, certo. In questi casi è bello fare lallenatore, ma allo stesso tempo è davvero difficile...
A proposito di Totti, vi sentite ancora?
Io sento un po tutti a Trigoria.
E a Trigoria si respira ottimismo?
Quando ci incontriamo, non si parla mai di calcio. Tra calciatori è normale. Si sono rinforzati tutti, specie il Milan. Comunque sì, siamo (testuale: siamo, ndr) ottimisti. Affidiamoci alla regia di Ranieri.
Se a gennaio arrivasse Behrami, il progetto tecnico sarebbe completo?
È un grande calciatore. Che copre, che attacca. Può essere uno importante per il suo gioco.
Dopo Cagliari ci attende la trasferta di Champions League a Monaco di Baviera.
Altro impegno davvero duro. Io penso che partirò. Mi piacerebbe andare su, perché Bayern-Roma è sicuramente un incontro affascinante. Ma sono convinto di una cosa.
Quale?
Faremo una grande gara.