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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «FINALMENTE SONO felice». Tre parole, pronunciate con calore dal freddo di Buenos Aires, che esprimono tutto lo stato danimo di Nicolas Burdisso. Il Bandito, dopo unestate passata ad allenarsi con lInter ma col pensiero a Roma, è diventato «finalmente» un giocatore della Roma. Uno sforzo non indifferente quello compiuto dalla società giallorossa per riportarlo a casa, 8 milioni dati allInter che pure non ha mai dimostrato di voler puntare su di lui.
Per questo la stampa argentina riporta la sua felicità raggiunta dopo aver firmato laccordo che lo legherà alla Roma per i prossimi quattro anni. Burdisso ha anche aggiunto che per lui è «un onore giocare una partita così importante»: in Argentina, infatti, lattesa per la sfida contro le Furie Rosse è altissima. LAfa, la federalcio di Buenos Aires, per loccasione ha rispolverato i grandi match del passato mettendo in evidenza Argentina-Inghilterra del 1953 quando i sudamericani il 14 maggio batterono i maestri 3-1 sempre nello stadio del River Plate davanti a 85.483 spettatori, compreso Juan Domingo Perón, allora presidente della Repubblica Argentina. Per la rivincita, tre giorni dopo furono venduti addirittura 91.397 biglietti (record per una gara della Seleccion), ma la partita fu sospesa dopo appena 23 minuti per un nubifragio. Stavolta, anche se fa freddo, non sono previste calamità naturali, ma solo due grandi formazioni pronte a sfidarsi in unamichevole di assoluto prestigio. Farne parte è un privilegio riservato a pochi e Burdisso lo sa. Per questo è orgoglioso e sa che parte del merito è della Roma, che ha creduto in lui fin da subito. Anche per questo, adesso, «è finalmente felice».