
IL MESSAGGERO - Il perfetto controllo in acrobazia con la punta del piede sinistro, su quel lancione di Mexes, la fuga solitaria verso la porta del Bologna e, dopo unocchiata a Viviano in uscita, il piattone mancino - preciso, letale - sul palo più lontano. Marco Borriello, allesordio allo stadio Olimpico con la maglia della Roma, ci ha messo otto minuti scarsi per volare sotto la Sud. Un gol bello, bellissimo da attaccante vero. Un gol frutto di tecnica e opportunismo, due qualità tipiche di chi vive facendo gol. Lex milanista, a conti fatti, è stato (nettamente) il più bravo dei giocatori di Claudio Ranieri, e la rete che ha spaccato lo zeroazero centra poco.
Il fatto che lex milanista stato il migliore e che a Monaco sia stato il meno deve indurre a una riflessio sarà che gioca così perchè fatto la preparazione a Milanello con Max Allegri e adesso sembra godere di una condizione atletica doppia rispetto a quella dei suoi nuovi compagni. Detto questo, va aggiunto che Borriello ha ormai raggiunto una maturità di attaccante centrale che lo porta a cavarsela anche nelle situazioni più complicate: gioca in maniera semplice, qu mentare ma efficace. E se hai uno così, devi cercare di metterlo in azione il più possibile, con palloni che possano esaltare caratteristiche fisiche e tecniche, ma invece, lo si abbandona al destino, si spreca il suo talento, non si fa il bene della Roma.