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GASPORT (M. CECCHINI) - In principio fu il «Carioca» e un sogno svanito. Marco Borriello è stato un napoletano un po atipico, visto che il club dalle suggestioni brasiliane dove ha tirato i primi calci era affiliato alla società giallorossa. Il talento cera, mai provini a Trigoria sancirono come il fisico (sembra incredibile) non convincesse ancora. Ma poiché come cantava Antonello Venditti «certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano», adesso lattaccante nato nel quartiere di San Giovanni a Teduccio è diventato il re dellattacco della Roma con 3 gol in 6 partite giocate. E il film del campionato per domenica prevede una storia ghiotta: il napoletano che torna a casa come rivale. Vi piace?
Provini «Avrò fatto almeno 6 provini a Trigoria ha raccontato Marco . Mela cavavo bene, ma ero piccolino e allora preferirono puntare su ragazzi di Roma, piuttosto che farmi trasferire». Acqua passata, anche perché gli anni vissuti alla Triestina, al Treviso, alla Sampdoria, al Genoa e al Milan gli hanno fatto passare in fretta la malinconia. E adesso il destino sembra ripagarlo con gli interessi, perché Borriello adesso si è davvero preso la Roma. Voglia dazzurro Il passo successivo è facile: la Nazionale. Cesare Prandelli, dopo averlo convocato per lamichevole dagosto, lo tiene sotto osservazione. Non a caso, insieme a Gilardino, Pazzini ed Amauri, è fra le punte centrali azzurrabili in qualsiasi momento. Come dire, Borriello è alla finestra e metabolizzata a fatica lesclusione dal Mondiale ci terrebbe a partecipare alla doppia sfida contro Irlanda del Nord e Slovacchia in programma l8 e il 12 ottobre. Per avere maggiori garanzie, però, la Roma deve continuare sulla strada tracciata dalle vittorie contro Inter e Cluj.
«Questa è una squadra dalle enormi potenzialità ha spiegato ma per sfruttarle e ottenere qualcosa dimportante sarà necessario il sacrificio di tutti».
Casa dolce casa Per parte sua, Marco ce la sta mettendo tutta, anche per radicarsi in una città che già lo adora, come ha sempre fatto con tutte quelle stelle che regalano soddisfazioni. Insomma, un motivo forte per cercare casa, proprio «la missione» a cui si sta dedicando in questo periodo. «Potevo benissimo rimanere a Milano, città dove ho casa e sono cresciuto, masento di avere fatto la scelta giusta». Avviso alle agenzie immobiliari: se avete un appartamento a un civico numero 22, segnalateglielo. «Era quello della mia casa a Milano e mi ricorda mio padre e mia madre. Insomma, ci tengo particolarmente». Se continuerà a segnare con questi ritmi, Borriello stia tranquillo: pur di accontentarlo, qualche tifoso sarà pronto anche a traslocare.