Borriello giallorosso intenso: «La scelta giusta»

30/09/2010 alle 11:02.

GASPORT (M. CECCHINI) - In principio fu il «Carioca» e un sogno svanito. Marco Borriello è stato un napoletano un po’ atipico, visto che il club dalle suggestioni brasiliane dove ha tirato i primi calci era affiliato alla società giallorossa. Il talento c’era, mai provini a Trigoria sancirono come il fisico (sembra incredibile) non convincesse ancora. Ma poiché — come cantava Antonello Venditti — «certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano», adesso l’attaccante nato nel quartiere di San Giovanni a Teduccio è diventato il re dell’attacco della Roma con 3 gol in 6 partite giocate. E il film del campionato per domenica prevede una storia ghiotta: il napoletano che torna a casa come rivale. Vi piace?

Provini «Avrò fatto almeno 6 provini a Trigoria — ha raccontato Marco —. Mela cavavo bene, ma ero piccolino e allora preferirono puntare su ragazzi di Roma, piuttosto che farmi trasferire». Acqua passata, anche perché gli anni vissuti alla Triestina, al Treviso, alla Sampdoria, al e al Milan gli hanno fatto passare in fretta la malinconia. E adesso il destino sembra ripagarlo con gli interessi, perché Borriello adesso si è davvero preso la Roma. Voglia d’azzurro Il passo successivo è facile: la Nazionale. Cesare Prandelli, dopo averlo convocato per l’amichevole d’agosto, lo tiene sotto osservazione. Non a caso, insieme a Gilardino, Pazzini ed Amauri, è fra le punte centrali azzurrabili in qualsiasi momento. Come dire, Borriello è alla finestra e — metabolizzata a fatica l’esclusione dal Mondiale — ci terrebbe a partecipare alla doppia sfida contro Irlanda del Nord e Slovacchia in programma l’8 e il 12 ottobre. Per avere maggiori garanzie, però, la Roma deve continuare sulla strada tracciata dalle vittorie contro Inter e Cluj.

«Questa è una squadra dalle enormi potenzialità — ha spiegato — ma per sfruttarle e ottenere qualcosa d’importante sarà necessario il sacrificio di tutti».

Casa dolce casa Per parte sua, Marco ce la sta mettendo tutta, anche per radicarsi in una à che già lo adora, come ha sempre fatto con tutte quelle stelle che regalano soddisfazioni. Insomma, un motivo forte per cercare casa, proprio «la missione» a cui si sta dedicando in questo periodo. «Potevo benissimo rimanere a Milano, à dove ho casa e sono cresciuto, masento di avere fatto la scelta giusta». Avviso alle agenzie immobiliari: se avete un appartamento a un civico numero 22, segnalateglielo. «Era quello della mia casa a Milano e mi ricorda mio padre e mia madre. Insomma, ci tengo particolarmente». Se continuerà a segnare con questi ritmi, Borriello stia tranquillo: pur di accontentarlo, qualche tifoso sarà pronto anche a traslocare.