CORSPORT (A. MAGLIE) - Ora che con le benedizioni bancarie linvestimento è stato realizzato, la patata bollente passa nelle mani di Claudio Ranieri: toccherà a lui creare le condizioni favorevoli per uno sfruttamento intensivo delle qualità di Marco Borriello. Quando era un ragazzino, forse per via del nome, a Milanello lo accostavano a un altro Marco, Van Basten. Paragone impossibile, ovviamente, ma che quello messo a segno ieri dalla Roma sia un grande colpo di mercato non ci sono dubbi
PUNTO DI RIFERIMENTO - Ovvia la domanda: come lo utilizzerà Ranieri? Lo manderà in campo insieme a Totti e Vucinic? Il secondo è forse il quesito più avvincente. Il Genoa di Gasperini giocava a tre punte. E col tridente si schierava il Milan di Leonardo. In tutte e due le situazioni, Borriello era il punto di riferimento centrale. Nella fase di preparazione, Ranieri ha accennato alla possibilità di far convivere, a certe condizioni, Totti, Vucinic e Adriano. Ha fatto anche dei tentativi in amichevole. Ma sembrava più una «ipotesi di scuola» che una convinzione reale. Daltro canto, lo scorso anno, il tridente (Totti, Toni e Vucinc) è stato presentato dallinizio soltanto in due occasioni; più spesso è stato proposto in corso dopera. Le condizioni di Borriello, evidentemente, non sono quelle di Adriano, un po troppo in sovrappeso per poter garantire quel dinamismo e quella mobilità che un sistema di gioco così affascinante e pericoloso richiedono.
PIU FISICITA - Cosa aggiunge Borriello? Sicuramente grande sostanza fisica, una maggiore pericolosità sulle palle alte, la possibilità, nei momenti difficili, di affidarsi anche alla palla lunga e non solo al fraseggio basso e stretto. La possibilità di mettere in campo tutti e tre dipende dalla capacità di creare gli equilibri giusti, anche in rapporto alle caratteristiche dei calciatori. Lipotesi più plausibile resta quella di una sorta di 4- 2- 3- 1 con Vucinic che parte da sinistra e Totti che lavora alle spalle di Borriello. Il rischio è quello di scoprire troppo la difesa. Tanto la Supercoppa quanto la prima di campionato hanno dimostrato che sulla sinistra spesso la Roma soffre, soprattutto quando avanza Riise. Semplice il motivo. Non è nelle corde di Vucinic il lavoro difensivo, dunque il taglio verso linterno del giocatore contrapposto a Riise mette la linea difensiva in inferiorità numerica. Per risolvere il problema il norvegese deve limitare al minimo i suoi raid offensivi e De Rossi deve costanemente abbassarsi, in fase di non possesso, sulla linea difensiva, tra Juan e Burdisso.
ALTERNANZA - A meno che Ranieri non decida di cambiare modulo e di puntare decisamente sul 4-4-2, inserendo a destra Taddei e a sinistra Perrotta. Un sistema che consentirebbe di andare più facilmente sul fondo e crossare per la testa di Borriello. Più probabile che Ranieri faccia convivere i moduli diversi, alternandoli: in base agli avversari, alle situazioni di gioco, alle condizioni contingenti. Una cosa è certa: lingaggio di Borriello consegna nelle mani di Ranieri delle alternative.