A tutto Vucinic

27/09/2010 alle 10:58.

GASPORT (A. CATAPANO) - Ha mollato il pigiama. Sotto lo smoking, stavolta portava il costume. Quell’erba era così invitante, bagnata di rugiada, sembrava quasi un mare. Un tuffo nel verde, di testa, a occhi chiusi, per paura dell’impatto, macon la voglia di scoprire cosa c’era sotto. Come un bambino alla prima prova di coraggio.

Un altro gol, un’altra corsa, un’altra dedica. Finalmente il pancione, ormai manca meno di un mese. L’ultima volta, a maggio, si notava appena. E il sogno può ripartire, ancora insieme, lui e la Roma, mano nella mano.

Segnare, sognare Come fa quella splendida canzone di Rino Gaetano? Ecco. Negli ultimi mesi, Mirko Vucinic ha fermato il tempo, vissuto di solo passato, bruciato sopra un fuoco i ricordi ormai svaniti, mischiato le stagioni, i fiumi, i giorni, le parole, e sabato sera è tornato, ancora... insieme. Perché capita sempre che quando i problemi sembrano montagne insormontabili, arrivi Mirko e con una pennellata delle sue risolvi tutto. Ma davvero avevate brutti pensieri? Sul serio non ci speravate più? Bisogna crederci sempre, con Vucinic. E in questi momenti — di riconciliazione, con il calcio, con la vita — sembra proprio che ci si voglia più bene. Ecco. Quando segna lui e la Roma vince la partita, si può sorridere ancora, nascondersi in un abbraccio, farsi proteggere dalla barba. Né poca né troppa, sabato sera. La misura giusta. Per segnare. Per sognare.

Cyrano... Le facce di Mirko Vucinic. Il sorriso con cui aspettava, a bordo campo, quel musone di . La rabbia con cui ha puntato i tabelloni pubblicitari. Il ghigno con cui è tornato in campo, dopo la festa. Come a dire: e adesso venite avanti. Sì, proprio voi, signori imbellettati, primi della classe... Ecco, d’ora in poi lo chiameremo Cirano (non il romanzo, ma la canzone di Guccini). Già. Nobile, bizzarro, fantasioso, orgoglioso, combattente. Non sfidatelo a duello, Mirko Vucinic. Non lo provocate più. Quanti altri ne dovrà vincere? E qui è il caso di ricordarne il curriculum, dopo tutte queste coccole. All’apparenza, i numeri di Vucinic dicono poco: 54 gol con la maglia della Roma in quattro anni, 37 in campionato. Ma leggete tra le righe: questi 37 gol hanno portato alla Roma circa 25 punti! E il calcolo è stato fatto per difetto, cioè considerando solo quelle partite in cui il risultato è cambiato — progredendo, da sconfitta a pareggio, o da pareggio a vittoria — esclusivamente per merito di Mirko Vucinic.

Killer Troppo poco per averlo in simpatia? Oalmeno per smettere di denigrarlo? Per fortuna torna la . Qui, Cirano diventa un killer. 22 presenze, otto gol, otto punti, a due a due. Già. Due con il Chelsea (doppietta), due con la Dinamo Kiev (doppietta), due con lo Sporting Lisbona (gol del 2-1). E quell’altro gol al Manchester United — sempre il 2-1 — che per due settimane fece sognare milioni di persone. Nonsiete ancora convinti? Affari vostri, e adesso quando lo leva più Ranieri.