IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Per i romanisti la Sardegna è un bel posto per fare le vacanze, ma non certo per andarci a giocare a pallone. A Cagliari, infatti, i giallorossi non vincono dal 2-0 del 29-10-1995 con doppietta dellex Fonseca. Da quel giorno in Sardegna la Roma è tornata altre 9 volte, nelle quali ha rimediato solo 4 pareg
Questanno, dunque, bisognerà fare di tutto per interrompere questa tradizione negativa, la peggiore della Roma sui campi dell'attuale serie A. In nessun altro stadio, infatti, ne vanta una più lunga o analoga. Per riuscire a spezzare questo tabù ci si affida a Ranieri, che Cagliari e i suoi umori conosce a meraviglia per averci trascorso tre anni bellissimi dall88 al 91 allinizio della sua carriera di allenatore, nei quali portò i sardi dal pantano della C1 ai lustrini della serie A con una doppia promozione che fece epoca. E poi, visto che quella vittoria di quindici anni fa, arrivò con Mazzone, un ex allenatore rossoblu proprio come Ranieri, perché non confidare nella cabala? A spingerci a farlo è anche la presenza di Bisoli in partita, anche se stavolta solo in panchina, visto che quindici anni fa cera pure lui, ma in campo.
A quei tempi giocava mediano e in quei 90 gli capitò spesso di incrociare la sua strada con quella di Totti, che Mazzone schierò alle spalle del duo Balbo-Fonseca. Il capitano non era ancora tale perché ancora giovanissimo allinterno di un gruppo che comprendeva personalità importanti come Balbo, Cervone (capitano in quella gara), Di Biagio e Aldair. Furono loro a trascinare la squadra al successo contro il Cagliari di Trapattoni, che andò sotto già al 14 e subì poi il raddoppio al 68. Alla fine di quel campionato la Roma arrivò quinta con 58 punti, uno in meno dei 59 di Lazio e Fiorentina, mentre il Cagliari fu decimo nonostante lavvicendamento tra Trapattoni e Giorgi avvenuto dopo la 21esima giornata.