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GASPORT - Il film Anche la partita non è stata un inno all'allegria. La Roma ha giocato sotto ritmo e il 4-4-2 stavolta non ha convinto. Il motivo è molto semplice: è il vestito più facile da indossare, ma è anche quello meno fantasioso. Non è un gessato, ma ingessa chi lo porta. Morale: Roma molto prevedibile. Se a questo si aggiunge la serata poco ispirata di Totti, che ha sbagliato qualche passaggio di troppo e divorato un'occasione d'oro dopo undici minuti, lanciato da Adriano, si capisce perché ci sia stato poco da divertirsi. Adriano ha giocato 68 minuti: bene i primi 45, più defilato gli altri 23. Si è procurato il rigore firmato da Totti (fallo di Cascione), ha piazzato la zuccata su cross di Totti in chiusura di primo tempo, ha mostrato una buona intesa con Totti e ha corso bene.
I chili diminuiscono e aumenta la consistenza atletica. Aumenta soprattutto l'autostima: per un calciatore di questo livello, tormentato da problemi personali che stavano devastando il suo fisico, è un passaggio fondamentale. I migliori sono stati però altri due brasiliani: Juan e Taddei. Il primo ha governato la difesa con la solita autorità: quasi sorprendente, visto che ha solo dieci giorni di lavoro nelle gambe. Il secondo ha macinato chilometri, aiutato la squadra in difesa e sorretto l'attacco soprattutto quando sono usciti i pezzi da novanta. Bene anche Lobont nell'unico intervento serio e la corsa di Rosi: il ragazzo ha piazzato cross interessanti. Okaka ha divorato il 2-0 al 90' su assist di Brighi: Ranieri ha urlato alla luna.
Ranieri L'allenatore è moderatamente soddisfatto: «Un altro passo in avanti nel nostro lavoro. Vincere fa sempre bene, anche nelle amichevoli di agosto. La cosa positiva di questa serata è che Adriano e Totti stanno cercandosi, ma c'è ancora da migliorare nei loro movimenti. Certe volte accorciano troppo la squadra e ci viene a mancare la profondità. Perrotta e Taddei sono già tirati, in forma campionato. Molto bene Juan». Tra due giorni nuova tappa, a Grosseto, ma Ranieri pensa anche al mercato. L'affare-Burdisso è sempre più ingarbugliato e per l'allenatore giallorosso, che ha chiesto un solo acquisto, è un problema. Il difensore argentino resta nelle mani dell'Inter. L'acquisto invocato da Ranieri ha un nome e un cognome: Nicolas Burdisso. Ieri sera il tecnico, sconsolato, ha detto: «Credo che lInter non ce lo dia prima della Supercoppa». E la delusione dellallenatore è già un segnale.