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GASPORT (A. CATAPANO) - Che volete, si è ricordato di avere il pigiama sotto lo smoking. Bello, di seta, colore fantasia. Perché ce ne voleva parecchia per combinare quel pastrocchio. Sempre un artista, a suo modo. E stato solo un attimo, ma fatale. E una luna milanese ci ha messo del suo: vai a nanna, Mirko.
Generosi Era il 40 del primo tempo. Quellattimo ha interrotto la dolcezza di una canzone che fino a quel momento aveva cullato la Roma, bella e placida come una nave adagiata sulle onde. Bastava, forse, un po di attenzione in più. «E stato un regalo. Abbiamo regalato questa Supercoppa allInter» si lamenta Pizarro. «Avevamo la partita in pugno, potevamo raddoppiare, per unora abbiamo disputato una grande gara», dice. Il cileno è scoraggiato. «Dopo lo scudetto e la coppa Italia, abbiamo perso anche la Supercoppa. Noi giochiamo bene ma vincono sempre loro. Avremmo dovuto essere perfetti, perché come al solito al primo errore ci hanno castigato». Con Pizarro, è stata vera Roma. Senza, la squadra è naufragata. «Questa partita mi è servita tantissimo - spiega il cileno -: il ginocchio ha risposto bene, contro il Cesena per lesordio in campionato sarò al 90%». Deluso pure Jeremy Menez. «E stata più la Roma a perdere la partita che lInter a vincerla. Abbiamo sbagliato troppe occasioni, una clamorosa anchio». Juan è sulla stessa linea: «Questanno saremo molto competitivi».
Ottimista Per riprendersi completamente bisogna ascoltare Daniele De Rossi, il solito giovane saggio. «Per unora siamostati più brillanti noi, eppure eravamo al cospetto dellInter. Poi, quel gol sfortunato ha capovolto la situazione e noi siamo calati. Ma secondo me abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, limportante sarà partire bene in questo campionato, per non dover rincorrere le avversarie come un anno fa». A proposito, «la Roma resta molto competitiva - assicura Capitan Futuro -, siamo quasi alla pari con lInter, anche se loro spendono molto più di noi » . E, infine, unaltra rassicurazione: «Le vicende societarie non ci sfiorano, noi lavoriamo tranquilli».