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IL ROMANISTA (P. CENTO) - Non è stata una bella serata la prima allOlimpico del nuovo campionato. Il risultato e il gioco non hanno convinto, ma lesordio della tessera del tifoso è stato molto peggio. Tutte le ragioni della contrarietà a questo strumento illiberale e commerciale risultanoconfermate dalla prima giornata di applicazione. Odiosa e inutile la differenziazione degli ingressi e dei controlli: se non fosse una partita di pallone avremmo scomodato concetti come file di proscrizione e apartheid. E che dire dei tifosi del Cesena in tribuna Monte Mario?
Il primo tempo si è giocato in un clima surreale: la giusta e civile protesta dei gruppi della Sud di non entrare rendeva evidente quanto brutto sia lOlimpico senza colori e cori e quale sara lesito della tessera dei tifosi. Stadi vuoti, passione popolare al bancomat, Stato di Polizia fuori. Chi si aspettava un clima di violenza è stato smentito dalla civiltà della protesta. Questa è la strada giusta. Continuare ad allargare il fronte di chi è contro la Tessera del tifoso, non cadere nella trappola di chi vuole dividere le tifoserie, dimostrare che si può essere tifosi anche senza tessera. Alla fine di fronte all evidenza dei fatti anche il Ministro Maroni dovrà rivedere una scelta sbagliata che non risolve i problemi ma semmai li aumenta.