IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - «In campo non mi nascondo, cerco sempre di creare unopzione di passaggio in più per i miei compagni e, quando posso, di concludere a rete ». Fabio Simplico si descrive così ai tifosi che sono curiosi di sapere se il centrocampista proveniente dal Palermo sarà in grado di far fare un ulteriore balzo in avanti alla Roma.
In una lunga intervista a La Roma, il brasiliano racconta senza timidezza la sua gioia per essere arrivato nella Capitale: «Sono felice, innanzitutto, e sereno. Il mio arrivo in questa grande società è un altro regalo che la vita mi ha fatto. Da bambino sogni di indossare la maglia di un club così prestigioso io ci sono riuscito e ne sono fiero. E unopportunità che non potevo farmi sfuggire: dire che sono contento è poco».
Anche perché Fabio è convinto che questa Roma possa vincere molto, a partire dalla Supercoppa: «È il primo grande obiettivo stagionale. Partire col piede giusto sarebbe importante. Io sono venuto qui per vincere e questa squadra ha tutte le carte in regola per farlo, sin da subito».
Anche in campionato? «Assolutamente sì».
E la Champions? «A rischio di essere ripetitivo, ribadisco che per me giocare questi due tornei con la maglia della Roma è la realizzazione di un sogno. Ma non voglio solo partecipare, noi dobbiamo puntare in alto».
Contando anche sulla voglia di rivincita del suo connazionale Adriano: «Lui è un grande calciatore ed anche un bravo ragazzo. Sono sicuro che farà bene qui. Mi ha parlato di come è stato accolto nella presentazione al Flaminio. Ho guardato il video in tv e devo dire che anche io mi sono emozionato».
Insomma, Simplicio si sente già a casa: «Tutti hanno cercato di infondermi tranquillità e serenità, facendomi sentire parte del progetto del club. Mi hanno spiegato il clima che si vive qui in città e in squadra. Queste sono cose molto importanti: lavorare con serenità e consapevolezza fa produrre tutti al meglio delle proprie possibilità ».
Anche lui, uno abituato a viaggiare su standard elevati di rendimento: «Nella mia carriera ho sempre cercato di avere stagioni con prestazioni regolari e di qualità, ma qui so che non basta. Devo fare ancora meglio, perché in questo club ci sono tanti campioni e per giocare con loro devi dare il 110%». Campioni come De Rossi e Pizarro ai quali Simplicio vorrebbe rubare lesperienza a certi livelli: «Hanno entrambi un curriculum che parla da solo. Sono tra le coppie di centrocampo più difficili da affrontare, perché sono entrambi fantastici sia nella fase difensiva sia in quella offensiva, un mix di tecnica e grinta ».
Eppure anche lui può vantare un passato di grande livello, a cominciare dallormai lontano 2000, lanno in cui il San Paolo decise di puntare su lui, Kakà e Julio Baptista: «Con la differenza che io ebbi la fortuna di esordire prima di loro - precisa lui -. Era il derby contro il Santos e feci anche gol Davvero non potevo chiedere di più nella mia prima partita da titolare. Più tardi entrarono in pianta stabile in prima squadra anche Kakà e Julio Baptista, con cui abbiamo condiviso tanti bei ricordi. Di Julio, in particolare, conosco bene anche la famiglia, dato che spesso prima e dopo degli allenamenti mi fermavo da lui che abitava vicino ai campi da gioco». Baptista lo ha incrociato proprio ieri a Trigoria per la prima volta da quando è diventato giallorosso, ma le loro strade potrebbero separarsi presto
Una staffetta alla Roma a cui potrebbe seguire quella nella Seleçao: «Sperare nella convocazione non costa nulla. Anche se non serve a niente farlo se non si dimostra coi fatti di meritare la maglia verde-oro. Io voglio dare continuità e qualità al mio rendimento qui alla Roma, poi se arrivasse una chiamata sarebbe lennesimo sogno che si realizza ».