Sempre loro ma diverse

21/08/2010 alle 13:25.

LA REPUBBLICA (F. BOCCA) - Si ricomincia da dove ci eravamo lasciati: la finale di Coppa Italia, quella del gol di Milito e di Totti che insegue Balotelli per prenderlo a calci, ma anche l´ultima giornata di campionato, quando la Roma coltivò il pensiero proibito di superare l´Inter sul traguardo, senza poi riuscirci. Sono arrivate talmente vicine Roma e Inter - 2 punti in campionato, un gol nella finale di Coppa - da pensare che la differenza non sia poi così grande, che non sia già scritto proprio tutto di questa partita

Roma e Inter si trovano spesso in campo e intanto giocano a carte allo stesso tavolo. Adriano è andato via dall´Inter per tornare poi alla Roma con 15 chili in più (troppi per puntare già su di lui); dispettosamente l´Inter ha negato Burdisso alla Roma, che dispettosamente negò Baptista all´Inter a gennaio. Sul mercato stanno quindi 1-1, a Supercoppa giocata se ne riparlerà. Le due squadre sono rimaste sostanzialmente uguali a loro stesse, ma sono cambiate in dettagli che alla fine possono contare molto. L´Inter aveva già cambiato tanto lo scorso anno, la Roma cambia piano piano per obbligo, per ogni milione speso ci vuole una finanziaria.

Benitez intanto dovrà fare i conti a distanza con Mourinho, da stasera parte il confronto. Il portoghese non avrebbe mai pronunciato una frase come quella che ieri ha buttato lì lo spagnolo: «Con Ranieri ho un buon rapporto». Un buon rapporto? Detto sottovoce, quell´adrenalina lì un po´ ci manca.