Roma e Baptista ai ferri corti

31/08/2010 alle 10:05.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Quello di Julio Baptista ri­schia di diventare un vero e proprio caso e la Roma vuol portarlo davan­ti alla Fifa. Due anni fa per convin­cerlo a lasciare il Real Madrid la so­cietà giallorossa fece ponti d’oro, un contratto faraonico e telefonate per fargli dire sì da parte dei giocatori, Totti in testa. Al primo anno in gial­lorosso la “Bestia” conquistò tutti. Un gol nel derby che permise di conquistare una vittoria scacciacri­si, undici reti tra campionato e Champions League gli valsero la promozione,

FUORI ROSA - Poi nel­la scorsa stagione con Ranieri ha fati­ a trovare spazio e questa estate è fini­to nella lista dei par­tenti. Di fatto è fuori rosa, è stato utilizza­to pochissimo duran­te il precampionato, nella gara di esordio contro il Cesena non è stato neppure con­vocato, complice an­che un piccolo infor­tunio.

La Roma non riesce a ceder­lo. E oggi si chiude il mercato. L’at­taccante ha rifiutato , , Olympiacos, Galatasaray e ieri è saltata la soluzione dello Schalke. In Germania il brasiliano sarebbe an­dato volentieri, ma dopo aver acqui­stato Huntelaar i tedeschi gli hanno chiuso la porta. Nessun altro gioca­tore della Roma ha ricevuto così tante offerte come Baptista. Ceder­lo significherebbe risparmiare tre milioni di ingaggio all’anno e trova­re i soldi per un altro acquisto, quel­lo di Behrami. Per convincerlo a fargli accettare il Galatasaray, Rij­kaard, l’allenatore dei turchi, gli ha telefonato un paio di volte. Il suo procuratore ha parlato anche ieri con il club di Instanbul, che oggi po­trebbe fare un rilancio, aumentando l’offerta per il calciatore. Ma le spe­ranze che accetti il trasferimento sul Bosforo sono ridotte al lumicino.

OSTRUZIONISMO - Di fronte al com­portamento del giocatore, che co­munque a Roma ha sempre dimo­strato la sua professionalità, il pre­sidente Rosella Sensi ha dato man­dato all’ufficio legale presieduto dall’avvocato di fare un’azione presso la Fifa per doloso ostruzionismo. In questo modo la società intende adot­tare la linea dura. Di fatto i rifiuti di Bap­tista hanno bloccato il mercato della Ro­ma, ma il giocatore ha il potere di rifiu­to. Si tratterebbe di una causa di princi­pio nei confronti di un tesserato che ha fatto saltare tutte le trattative. Ieri Ro­sella Sensi ha aller­tato i dirigenti Mon­tali e Pradè e già og­gi l’avvocato potrebbe avviare la causa. Il giocatore dovrebbe poi difendersi davanti al­la Fifa, farsi assistere da un avvoca­to. E’ difficile comunque che la Fi­fa arrivi a prendere un provvedi­mento che comporti la riduzione dell’ingaggio.

RIFIUTO - Julio Baptista non vuole fi­nire in un campionato di seconda fascia. Sarebbe tornato volentieri in Spagna, in Inghilterra, avrebbe provato l’avventura nella Bundesli­ga. Ma non è intenzionato a trasfe­rirsi in altri Paesi. Nella Roma ri­schia di restare emarginato, anche se farà di tutto per convincere Ra­nieri a cambiare idea.